quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 21 MARZO 2019
Autisti soccorritori. Casabianca (Aasi): “Urgente un riconoscimento giuridico e professionale”

È quanto ha chiesto l’Associazione Autisti Soccorritori Italiani nel corso di un incontro con il presidente della Commissione salute delle Regioni Saitta. “Ci appelliamo a tutti i rappresentanti delle Regioni, per affrontare il tema, con il ministero della Salute e con tutte le parti sociali, e arrivare in tempi celeri a un provvedimento ad hoc in Conferenza Stato Regioni”

Un riconoscimento giuridico e professionale della figura di autista soccorritore figure professionali che garantiscono i servizi di soccorso e di trasporto agli infermi in urgenza e non. Una categoria, molte volte invisibile al grande pubblico, ma reale e presente nella quotidianità dal nord al sud d’Italia che deve affrontare non poche criticità
 
Questo il tema al centro dell’incontro tra il presidente dell’Associazione Autisti Soccorritori Italiani (Aasi) Stefano Casabianca e l’assessore della salute della regione Piemonte e presidente della Commissione salute presso la conferenza delle regioni, Antonio Saitta. Affrontatati anche i temi legati al percorso formativo unico in tutte le regioni italiane.
 
“Nel ringraziare l’assessore Saitta per la disponibilità e l’attenzione sul tema – ha dichiarato Casabiaca – auspichiamo un celere iter normativo sul tema, in quanto ormai è da troppi anni che questa figura attende un piano normativo e formativo uniforme su tutto il territorio nazionale ed aderente alla realtà quotidiana che affronta. Ci appelliamo quindi a tutti i rappresentanti delle regioni, al fine di voler affrontare il tema, con il ministero della Salute e con tutte le parti sociali, per arrivare in tempi celeri ad una svolta epocale nel nostro paese per far nascere finalmente questa figura in un accordo in conferenza Stato Regioni. L’Aasi come manifestato in tutte le sedi istituzionali si rende disponibile, in modo gratuito, a portare il proprio contributo, in un clima collaborativo e di confronto con tutti gli attori chiamati in causa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA