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Lunedì 08 APRILE 2019
Fisioterapia. Ad Aosta Aifi costruisce il futuro della professione
La Valle D’Aosta ospita il VII congresso scientifico dell’Associazione Italiana di Fisioterapisti. “Il quadro normativo e l’evoluzione scientifica chiedono ai professionisti di fondare la pratica clinica sulle linee guida, che sono binari di riferimento da traslare nel contesto reale”. “Siamo qui per offrire visione scientifica condivisa”, spiega il presidente Tavarnelli.
“Vogliamo aprire lo scenario sulle prospettive scientifiche nell’evoluzione del settore della fisioterapia italiana”. Così Mauro Tavarnelli, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Fisioterapisti (Aifi) oggi nel corso del VII congresso scientifico ad Aosta. Qui, nell’aula magna del Palazzo Regionale in piazza Deffeyes Albert, la comunità professionale dei fisioterapisti d’Italia si è riunita per una giornata, sotto la regia di Aifi, al fine di confrontarsi sulla trasformazione dell’associazione, e non solo.
“Il quadro normativo e l’evoluzione scientifica – spiega l’Aifi in una nota - chiedono ai professionisti di fondare la pratica clinica sulle linee guida, che sono binari di riferimento da traslare nel contesto reale. E infatti l’adattamento nazionale delle Linee guida internazionali in fisioterapia, sarà uno degli obiettivi della ATS coms previsto dalla legge Gelli- Bianco 24/2017 e come indicato dal Sistema Nazionale Linee Guida. In questa fase di transizione l’Aifi, diventata Associazione tecnico scientifica (Ats), gioca un ruolo fondamentale in quanto riferimento nazionale e punto di aggregazione di confronto sulle tematiche prioritarie legate al processo di transizione”.
Aprendo i lavori, Giuseppe Tedesco, presidente di Aifi della Valle d’Aosta e Piemonte, definisce il congresso odierno “un punto di svolta” e “un evento di rilevanza nazionale, anche grazie alla presenza dei diversi rappresentanti dei GIS (Gruppo di interesse specialistico), che sono il motore del cambiamento che coinvolgerà la nostra professione”.
I GIS (che nel settore contano più aree: neuroscienze, geriatria, pediatrica, sport, terapia manuale, tecnologie riabilitative) saranno infatti “determinanti per cogliere dalle Linee guida internazionali le istanze che maggiormente potranno far implementare lo sviluppo professionale”.
In merito al percorso di adeguamento delle linee guida internazionali alla normativa nazionale, il vicepresidente nazionale Aifi Simone Cecchetto sottolinea il ruolo dei GIS, che definisce “protagonisti”, da molteplici punti di vista. “Stanno nascendo nuovi gruppi - osserva - per rispondere alla necessità di approfondire sempre di più il contributo della fisioterapia in tanti ambiti”. Il loro lavoro, prosegue, “è molto importante: anche grazie a loro, oggi abbiamo tracciato una ricerca molto dettagliata delle migliori linee guida internazionali, necessarie all’adattamento italiano”. Importante, prosegue il vice presidente, è anche ” aver iniziato il preciso percorso per essere fedeli, da un punto di vista metodologico, a quelle che sono i mandati dell’Istituto superiore di sanità”.
Fiducia all’Aifi è espressa dall’assessore alla Sanità della Valle D’Aosta Mauro Baccega, che esprime soddisfazione per la presenza di tanti giovani, augurando poi alla comunità fisioterapica un avanzamento verso competenze sempre più utili alla cittadinanza.
Poi il punto sul numero di iscritti Aifi nella Regione e in Italia. “L’Aifi si consolida in Piemonte e Valle D’Aosta con oltre 1.000 iscritti all’albo“, spiega Giuseppe Tedesco. Esprimendo soddisfazione per il raggiungimento dei 10.000 iscritti a livello nazionale, “raggiunti, fra l’altro, molto rapidamente, nel 2019, dopo la nascita del nostro albo”, Tedesco parla di “traguardo” che ha coinvolto anche molti giovani, “che spesso operano in regime di libera professione”, e quindi “in una condizione di scarsa tutela che”, precisa Tedesco, “confidano di aumentare, associandosi con Aifi”.
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