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Lunedì 08 APRILE 2019
Patologie neurologiche. Sono il 15% degli accessi al Pronto soccorso. La survey Aneu

Le patologie più frequenti le malattie cerebrovascolari acute (23,6%), le cefalee (12,1%), i traumi cranici (8,6%) le vertigini (7,7%) le crisi epilettiche (6,6%), i disturbi di coscienza (4,3%). Se ne parlerà al Congresso dell’Associazione di Neurologia d’Emergenza-Urgenza di Venezia dall’11 al 13 aprile.

Il 15% di tutti gli accessi al Pronto soccorso è rappresentato da patologie neurologiche. È quanto emerge dai dati di una survey dell’Associazione di Neurologia d’Emergenza-Urgenza (ANEU), la società aderente alla SIN - Società Italiana di Neurologia - che lavora attivamente per definire ruoli e strategie del neurologo nell’approccio alle Emergenze-Urgenze Neurologiche in Pronto Soccorso.
 
L’indagine sarà presentata l’11 aprile a Venezia il Congresso Nazionale della Associazione. I dati sono stati raccolti al NEUday, la giornata di rilevazione delle prestazioni erogate dal neurologo in pronto soccorso, su tutto il territorio nazionale, realizzata con l’obiettivo di definire l’entità e la qualità dell’assistenza erogata dallo specialista al PS/DEA (Pronto Soccorso con dipartimenti di emergenza e accettazione) nella giornata del 21 Novembre 2018.
 
I risultati.
Dai dati raccolti in 93 neurologie sulle 176 identificate come aperte all’urgenza, gli accessi totali in Pronto Soccorso sono stati 4.609, nel corso della giornata, e 683 le consulenze neurologiche effettuate, circa il 15% di tutti gli accessi, a dimostrazione di una richiesta comunque elevata in un ambito spesso difficoltoso e nel quale l’expertise del neurologo è di autentico supporto al medico d’urgenza.
 
Dei pazienti valutati dal neurologo in questa survey, la maggior parte era stata identificata al triage con codice verde o giallo (gravità medio-elevata), trattandosi infatti di quelle patologie più frequenti come le malattie cerebrovascolari acute (23,6%), le cefalee (12,1%), i traumi cranici (8,6%) le vertigini (7,7%) le crisi epilettiche (6,6%), i disturbi di coscienza (4,3%) e, a seguire, sintomi psichici, stati confusionali, la preesistenza di una patologia neurologica in anamnesi. Una valutazione neurologica normale era osservata nel 44,9% dei casi.
 
In merito all’approccio diagnostico, soprattutto strumentale, va sottolineato che un’indagine “specifica” come la TAC cerebrale era già stata effettuata in PS prima della consulenza del neurologo in ben il 61,3% dei casi, restando comunque l’indagine più richiesta anche dallo specialista dopo la visita (22,7% dei casi).
 
A conclusione dell’iter diagnostico sono state identificate ischemie/emorragie cerebrali nel 24,1% dei casi, altre malattie del sistema nervoso (9,3%), epilessia (11,0%), stato confusionale (2,0), vertigini (4,7%), traumi cranici lievi (6,1%) e gravi (1,4%). I pazienti valutati sono stati giudicati dimissibili al domicilio senza ulteriori valutazioni diagnostiche nel 30,1% dei casi o con ulteriori valutazioni diagnostiche nel 21,4%, mentre il ricovero era richiesto per il 14,6% in neurologia, per il 7,6% nelle stroke unit, per l’1% in neurochirurgia, e per il 10,4% nel reparto medico o chirurgico.
 
La valutazione specialistica è stata giudicata come “appropriata” nel 79% dei casi. “Dalla survey sono emersi dati significativi – ha affermato il Prof. Giuseppe Micieli, Presidente ANEU e Direttore del Dipartimento di Neurologia d’Urgenza IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino di Pavia -  che sottolineano la rilevanza che le patologie neurologiche hanno rispetto alla totalità delle malattie riscontrate al Pronto Soccorso e, quindi, l’importanza del neurologo per gestire le emergenze urgenze. Spesso si tratta di patologie gravi con elevata mortalità o disabilità nelle quali l’intervento terapeutico nelle prime ore è determinante per la sopravvivenza dei pazienti o per l’arresto delle conseguenze invalidanti”.

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