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Venerdì 12 APRILE 2019
Autonomia. Si muove anche la Liguria. Toti presenta richiesta ufficiale al Ministro Stefani. E tra le materie c’è anche la sanità

Dopo Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna è la volta della Liguria presentare formale richiesta per una maggiore autonomia. Toti: “Chiesta maggiore autonomia su portualità, Infrastrutture, autostrada, demanio marittimo, permessi ambientali e poi la sanità, in una regione che morfologicamente per il suo territorio ha bisogno di particolare attenzione non sempre è uniformabile agli standard nazionali”.

Autonomia, si allarga il numero delle Regioni a richiederle. Dopo Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna è oggi la volta della Liguria presentare formale richiesta al Ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani. La richiesta è stata presentata dal presidente della Liguria, Giovanni Toti e contiene "maggiori forme di autonomia come previsto dagli articoli della Costituzione, per la prima volta applicati nel nostro Paese”, spiega Toti che evidenzia come le “maggiori forme di autonomia su molte materie”, non sono tutte quelle che “hanno chiesto le grandi regioni come la Lombardia e il Veneto, ma alcune particolarmente importanti per noi, soprattutto portualità, Infrastrutture, autostrada, demanio marittimo, permessi ambientali e poi la sanità, in una regione che morfologicamente per il suo territorio ha bisogno di particolare attenzione non sempre è uniformabile agli standard nazionali”.
 
A Stefani è stata quindi consegnata “la delibera con la richiesta in via formale, ufficiale, del percorso di autonomia diversificata della Regione Liguria”. 
 
“La richiesta – aggiunge Toti - ha anche le schede tecniche allegate, preparate dagli uffici e frutto del lavoro del vice presidente Viale con tutti gli uffici e gli stakeholder regionali”. Per Toti “con questa pratica si avvia formalmente l'iter per arrivare alla pre-intesa con il governo. Poi ovviamente è un testo aperto che prenderà, recepirà i suggerimenti che vorranno dare l'assemblea legislativa della Liguria e ovviamente i Ministeri, per poi andare in Parlamento dove il legislatore nazionale avrà modo di esprimersi”.
 
“Il gruppo di testa delle Regioni – afferma Toti, augurandosi un tempo ragionevole per l’iter - ha già trattato un percorso un pezzo di strada importante, su cui noi andiamo nel solco e quindi credo che sarà un dibattito certamente approfondito ma più rapido”.
 
 

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