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Martedì 22 GIUGNO 2010
Ragazze, attente allo sport fai da te

Due medici del Loyola University Health System lanciano l’allarme: soprattutto per le donne, l’attività sportiva spontanea se non supportata da una corretta dieta può esporre al rischio di seri problemi di salute.

Mentre in Italia si festeggia ancora la storica vittoria del Roland Garros da parte della tennista Francesca Schiavone e in tutto il mondo le sportive ottengono performance sempre più vicine a quelle dei colleghi maschi, dagli Stati Uniti arriva l’allarme. Le ragazze, soprattutto se inesperte, non si lascino trascinare dall’entusiasmo esagerando con lo sport e pasticciando con la dieta: potrebbero derivarne seri problemi di salute: non soltanto affaticamento, ma anche fratture, disturbi mestruali, problemi di fertilità e - contro ogni aspettativa - anche osteoporosi.
“La maratona e il triatlon, per esempio, sono diventati molto popolari negli ultimi anni”, spiega Neeru Jayanthi, medico dello sport al Loyola University Health System, in Illinois (Usa). “Molte delle partecipanti a questi eventi sono atlete prive di esperienza, che non hanno seguito una preparazione sportiva adeguata. E questo può esporle al rischio di danneggiare irreversibilmente la loro salute”, aggiunge Jayanthi.
I problemi possono derivare per esempio se la quantità di calorie assunta è insufficiente a supportare lo sforzo dell’attività fisica. Evenienza tutt’altro che rara, dal momento che le donne - a differenza degli uomini - hanno l’abitudine di non modificare la loro dieta in relazione allo sforzo sostenuto.
“Le atlete sono a più alto rischio - spiega Haemi Choi, medico dello sport nello stesso istituto. “È necessario educarle ad ascoltare il loro corpo e supportarle in una corretta alimentazione. Così possiamo proteggere meglio la loro salute”.
Per questa ragione i due esperti hanno stilato una semplice guida per le atlete inesperte che si apprestano a compiere attività sportiva:



Fare uno spuntino ogni tre ore e assumere nell’arco della giornata 30 calorie per chilogrammo, adattando questa quantità al livello di attività fisica.  

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