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Lunedì 27 MAGGIO 2019
C’è un legame tra perdita della vista, ansia e depressione

Un ampio studio statunitense ha fatto emergere una correlazione a doppio filo tra disturbi dell’umore come depressione e ansia e perdita della vista. La riduzione delle capacità visive può essere, al tempo stesso, fonte e oggetto di questi disturbi

(Reuters Health) – Stando ai risultati dello U.S. National Health and Aging Trends Study, gli anziani con problemi alla vista hanno più probabilità di presentare sintomi di ansia e depressione e quelli con ansia e depressione hanno più probabilità di sviluppare problemi alla vista. Un legame a doppio filo messo in luce da uno studio pubblicato da Jama Ophtalmology.
 
“Gli anziani sono esposti a un alto rischio di problemi alla vista rispetto ad altre fasce di età”, dice l’autore principale dello studio, Joshua R. Ehrlich della University of Michigan di Ann Arbor. “La compromissione della vista, soprattutto in età avanzata, ha molte conseguenze oltre a quella di non vedere chiaramente, tra cui un rischio aumentato di disturbi dell’umore”.

Lo studio
Analizzando i dati di oltre 7.500 anziani di entrambi i sessi, il team di Ehrlich ha riscontrato che i soggetti con problemi alla vista che segnalavano sintomi di depressione erano i numero maggiore rispetto a quelli che non avevano la vista compromessa: 31% vs 13%.
 
Lo stesso valeva per i sintomi d’ansia, riferiti dal 27% delle persone con compromissione della vista e dall’11% dei soggetti senza problemi di questo tipo.
Nel complesso, oltre il 40% dei partecipanti con problemi alla vista presentava sintomi di ansia o depressione, rispetto al solo 19% di quelli senza la vista compromessa.

Le persone con problemi alla vista avevano anche il 33% in più delle probabilità di segnalare nuovi sintomi di depressione nel tempo, ma lo stesso non valeva per l’ansia.

Allo stesso tempo, gli individui con sintomi di depressione avevano il 37% in più delle probabilità di sviluppare problemi alla vista rispetto ai soggetti non depressi e le persone ansiose avevano il 55% in più delle probabilità di farlo rispetto ai non ansiosi.

“La perdita della vista è associata a molte conseguenze avverse per la salute oltre al fatto di non vedere chiaramente”, commenta Ehrlich. “Una vista scarsa non solo aumenta il rischio di disturbi dell’umore, ma anche di deterioramento cognitivo, cadute, perdita dell’indipendenza e persino decesso. Tuttavia, il non vedere bene non è una parte inevitabile dell’invecchiamento e si stima che l’80% della perdita della vista sia prevenibile o trattabile. Pertanto, la cura della vista è una componente fondamentale della promozione della salute generale, del benessere e di un invecchiamento ottimale”.

Fonte: JAMA Ophthalmology 2019
 
Will Boggs
 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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