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Sabato 08 GIUGNO 2019
Dossier Ticket. Tra farmaci, visite, analisi e pronto soccorso la spesa nel 2018 cresce e sfiora i 3 miliardi. In media 49 euro a testa 

In vista della riforma del sistema di compartecipazione alla spesa contenuta nel Patto per la Salute ecco l’analisi degli ultimi dati della Corte dei conti sui costi sostenuti dai cittadini per i ticket nelle diverse Regioni. Rispetto al 2017 la spesa è tornata a crescere (+73,8 mln). In generale più elevata la spesa dei cittadini del Nord rispetto a quelli del Sud.

Nella nuova bozza del Patto per la Salute si è tornati a parlare di riforma dei ticket. Oltre allo stop per il superticket, si parla di una revisione della disciplina della partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini che preveda la graduazione dell’importo dovuto in funzione del costo delle prestazioni e del “reddito familiare equivalente”.
 
In attesa che si dipani la matassa siamo andati a vedere gli ultimi dati della Corte dei conti relativi al 2018 sulla spesa dei cittadini per i ticket (farmaci, specialistica e Pronto soccorso). Ecco cos’abbiamo scoperto.
 
Tornano a cresce le entrate da ticket nel 2018 dove tra farmaci, specialistica ambulatoriale e pronto soccorso la cifra arriva a 2,967 mld, ben 73,8 mln in più del 2017 pari ad un aumento del 2,6%. Il che tradotto vuol dire che ogni italiano l’anno scorso ha speso in media 49,1 euro. Nello specifico crescono dell’1,1 per cento le compartecipazioni sulle prestazioni sanitarie (1,359 mld). Aumento più considerevole per i ticket (+3,6%) e che arrivano a quota 1,608 mld.

 
Spesa procapite. In media nel 2018 ogni italiano ha speso 49,1 euro per i ticket. In generale più elevata la spesa dei cittadini del Nord rispetto a quelli del Sud.
 
La spesa più alta in Valle d’Aosta dove i cittadini mediamente hanno speso 90 euro. A seguire il Veneto con una spesa pro capite di 61,4 euro e l’Umbria con 61,1 euro. Sopra la media anche la Pa di Bolzano (58,7 euro), la Pa di Trento (58,2 euro), la Liguria (56,8 euro), la Toscana (55,9 euro), l’Emilia Romagna (55 euro), l’Abruzzo (53,8 euro), il Friuli Venezia Giulia (53,5 euro) e la Basilicata (52,3 euro).
 
La spesa pro capite più bassa si registra invece in Sardegna (33,7 euro), seguita da Calabria (41,1 euro), Sicilia (41,7 euro), Piemonte (42,5 euro), Campania (45,1 euro), Puglia (45,5 euro), Molise (45,6 euro), Lazio (46,5 euro), Marche (47,8 euro) e Lombardia (48,9 euro).
 

 
Ticket specialistica ambulatoriale. Le compartecipazioni alla spesa contabilizzate nei CE riguardano quelle relative alla specialistica ambulatoriale, per il pronto soccorso e per altre prestazioni. Si tratta nel complesso di oltre 1.358 milioni, 22,5 euro pro capite in media nazionale (ricordiamo che circa 400 mln provengono dal superticket aggiuntivo da 10 euro che si vorrebbe abolire del tutto dopo che nell’ultimo anno è stato ridotto di 60 mln).
 
In ogni caso, nel 2018 le compartecipazioni sulle prestazioni sanitarie hanno registrato una seppur limitata ripresa (+1,1 per cento), pur confermandosi su livelli inferiori a quella del 2013. Dall’analisi dei dati si evidenziano forti differenze tra regioni e aree territoriali: le Regioni in Piano presentano importi in media inferiori alla metà delle altre Regioni (circa 13 euro pro capite contro i 29 delle altre); le Regioni a statuto speciale del Nord incassano in media 39,5 euro pro capite ben superiori alla media nazionale, mentre quelle insulari registrano importi di poco superiori ai 10 euro (10,3 euro).
 
Molto limitato il contributo offerto dai ticket sul pronto soccorso: dei 44,3 milioni incassati (in flessione rispetto al 2017), oltre il 62 per cento è riconducibile a tre Regioni (Veneto, Lombardia e Emilia) che contano per il 32 per cento della popolazione.
 
Ticket su farmaci. I ticket sui farmaci crescono nell’anno del 3,6 per cento e sono arrivati a quota 1,608 mld (di cui circa 1 mld dovuto alla scelta dei cittadini di pagare la differenza di prezzo tra il generico passato dallo Stato e il farmaco branded). Dall’analisi emerge che l’importo complessivo della compartecipazione nelle Regioni in Piano cresce del 4 per cento contro il 3,6 per cento delle altre. Si conferma anche quest’anno la minore dinamica relativa delle Regioni del Nord ad ordinamento ordinario che crescono del 3,1 per cento. Si accentuano in tal modo le differenze tra Regioni e aree nel peso della compartecipazione al prezzo dei farmaci.
 
Al contrario di quanto capita per il ticket della specialistica sono le Regioni in piano a presentare gli importi maggiori in termini pro capite: più di 32 euro contro i 22,8 delle altre Regioni. Le Regioni a statuto speciale del Nord continuano a registrare gli importi pro capite più bassi (in media 18,1 euro).
 
Luciano Fassari

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