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Martedì 11 GIUGNO 2019
Iesolo. Inaugurato percorso riabilitativo. Zaia: “Ennesimo segno di una sanità che cresce”

Il nuovo percorso attrezzato per la riabilitazione cardiologica creato sulle dune della spiaggia a due passi dal mare con un investimento di 361mila euro. Per il presidente della regione nel Veneto “Curiamo bene e garantiamo la riabilitazione. I pazienti hanno a disposizione un pacchetto completo che è dato direttamente dalla sanità pubblica”

“Con l’inaugurazione di oggi abbiamo messo la ciliegina sulla torta. Trent’anni fa di infarto si moriva in moltissimi casi, oggi è un evento superabile, il tasso di mortalità è infinitamente più basso, si fanno le cure e si fa la riabilitazione. Sembra assurdo pensare che, come ci dicono i medici, negli Stati Uniti è l’infortunato ad essere pagato per fare la riabilitazione. Ma non lo fanno come investimento, lo fanno soltanto per creare condizioni in cui le assicurazioni abbiano minori rischi e quindi minori esborsi. Qui da noi, invece, i pazienti hanno a disposizione un pacchetto completo che è dato direttamente dalla sanità pubblica”.
 
Con queste parole, oggi, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia - alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin e del Direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale Carlo Bramezza - ha inaugurato all’ospedale di Jesolo il nuovo percorso attrezzato per la riabilitazione cardiologica, creato sulle dune della spiaggia a due passi dal mare con un investimento di 361.000 euro.
 
“Questo percorso riabilitativo è l’ennesimo segno concreto di una sanità che cresce – ha aggiunto il Governatore – non credo che ci si debba trovare di colpo in una situazione di mancanza dei servizi per capire qual è il livello di qualità del nostro sistema sanitario. Ma per difendere questo modello è necessario non farsi condizionare da quelli che hanno sempre la luna storta e vedono solo negatività. Io sono sempre convinto che si debba lavorare per far meglio ma se qualcuno ha altre soluzioni di successo ce le esponga. La nostra sanità si affida a persone che lavorano per risolvere i problemi, non che ne creano”.
 
“Dico ai Veneti di guardare attentamente quello che hanno sotto gli occhi e, personalmente, non posso che ringraziare le migliaia di donne e uomini che lavorano nella sanità veneta – conclude il Presidente Zaia – in una rete di 68 ospedali, erogando 80 milioni di prestazioni all’anno dal trapianto più sofisticato alle cure per un’unghia incarnita. Pensiamo che il 95% dei tumori al seno in Veneto ha un esito positivo, che è garantito lo stesso percorso oncologico a tutti, indipendentemente che abitino nei paesi più lontani delle Dolomiti o del Polesine piuttosto che in città a Padova poco distante dallo IOV; che siamo l’unica regione che ha investito in ogni hub provinciale 6 milioni di euro per un robot chirurgico. Questa è la sanità che cresce”.

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