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Lunedì 24 GIUGNO 2019
Agenas. “Tanti i contratti di lavoro precari nell’Agenzia. Quali le intenzioni del Governo?”. Interrogazione di Conte (LeU)

"Il personale dell'Agenas è formato solo per 48 unità da dipendenti a tempo indeterminato, mentre al 2017 risultano in essere ben 316 contratti co.co.co e 62 incarichi di ricerca, studio e consulenza; a quanto consta all'interrogante alcuni di questi contratti sono stati di recente prorogati per altri tre anni, mentre per circa 50 di essi se ne prevede la proroga fino a novembre 2019". Questo il quadro ricostruito nell'interrogazione con la quale si tenta di far luce sulle intenzioni dell'Esecutivo. IL TESTO

Cosa intende fare il Governo per stabilizzare i tanti lavoratori precari operanti presso l'Agenas? A chiederlo è Federico Conte (LeU) in un'interrogazione indirizzata al ministro della salute, Giulia Grillo
 
Nel testo il deputato di LeU spiega come il personale dell'Agenas "è formato solo per 48 unità da dipendenti a tempo indeterminato, mentre al 2017 risultano in essere ben 316 contratti co.co.co e 62 incarichi di ricerca, studio e consulenza; a quanto consta all'interrogante alcuni di questi contratti sono stati di recente prorogati per altri tre anni, mentre per circa 50 di essi se ne prevede la proroga fino a novembre 2019; la situazione di tale precarietà, per compiti di alta e sperimentata professionalità, non rappresenta di sicuro la cornice ideale per condurre l'azione che l'Agenzia deve svolgere".
 
L'interrogazione ricorda, inoltre, come il ruolo di Agenas sia "fondamentale per rendere il sistema sanitario sostenibile e capace di gestire situazioni di elevata complessità clinica e organizzativa, assicurando il rispetto degli standard di qualità, quantità, sicurezza, efficacia, efficienza, appropriatezza ed equità dei servizi erogati dalle strutture sanitarie su tutto il territorio nazionale".
 
Da qui la richiesta a Grillo su quali siano gli intendimenti del Governo "rispetto ai tanti contratti di lavoro precario presso Agenas, se sia intenzione del Governo adottare iniziative per procedere a una stabilizzazione dei rapporti di lavoro e se non si ritenga, comunque, di garantire a tutti la medesima durata almeno fino al 2022".
 

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