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Lunedì 20 FEBBRAIO 2012
Veneto. Mantoan minacciato di morte per tagli alla sanità

Il top manager della Sanità veneta è stato messo sotto protezione dopo aver ricevuto una lettera minatoria per il suo operato nel settore. È giunta immediata la solidarietà del governatore. Luca Zaia: “Lavora bene e continuerà così”.

Minacce di morte per fermare il taglio dei costi della sanità veneta: le ha ricevute il top manager del settore, Domenico Mantoan, in una lettera, a presunta firma Nuove Br, che si conclude in maniera inequivocabile: “Se non la smetti, ti ammazziamo”.

Il destinatario ha avvertito immediatamente il governatore, Luca Zaia che, presa visione dello scritto, ha contattato il prefetto di Venezia. Mantoan, dopo esser stato ascoltato dagli investigatori della Digos che hanno acquisito il documento, è stato messo sotto protezione.
Il manager aveva ereditato una pesante situazione debitoria e, proprio attraverso una sistematica riduzione della spesa, oggetto d’accusa nella lettera minatoria, era riuscito a portare in attivo il bilancio in corso e quello precedente.

Non si sono fatti attendere gli attestati di stima e solidarietà da parte del presidente della Regione, Luca Zaia, e di tutta la Giunta regionale. “Mantoan, che ha lavorato, sta lavorando e continuerà a lavorare benissimo per garantire ai cittadini della nostra regione il più alto grado di qualità nell’erogazione dei servizi sanitari”, ha detto il governatore.
“Si tratta in ogni caso di un evento preoccupante, che richiama epoche e vicende buie della storia di questo Paese – ha aggiunto Zaia – rispetto alle quali l’attenzione deve essere al massimo grado da parte di tutti: istituzioni e singoli cittadini”.

Alle parole di Zaia si è subito aggiunte anche quelle dell’assessore alla Sanità, Luca Coletto, che ha bollato la minaccia anonima come “atto assolutamente vile”. “Il lavoro svolto da Mantoan per dare supporto alle decisioni della Giunta veneta in questo settore essenziale è stato ed è importantissimo - ha detto - e ha portato a straordinari risultati anche per quanto riguarda il risparmio di risorse collettive a prestazioni pari o superiori”.
“Il Veneto ha assicurato e intende garantire la sanità a tutti al massimo livello - ha concluso Coletto - e per inciso ricordo che i costi aggiuntivi che i cittadini si sono trovati a dover pagare per certune prestazioni non dipendono in ogni caso né da decisioni regionali né da cattiva amministrazione, ma da scelte romane”.

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