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Venerdì 05 LUGLIO 2019
Contratto dirigenza medica e sanitaria. Aaroi: “Più che sereno per ora il clima resta variabile”



Gentile Direttore,
il tormentato processo di rinnovo del CCNL ha solo rivisto il riaprirsi di uno spiraglio di luce dopo la promessa ARAN di rivedere l'impostazione sulla "armonizzazione dei fondi contrattuali" tra le varie categorie professionali dirigenziali a cui (per noi obtorto collo) sarà applicato il nuovo CCNL. La "armonizzazione" in questione - lo ricordiamo - fu prevista dalla Legge n. 75/2017, all'Art. 23, comma 1, ma si badi bene soltanto relativamente al trattamento economico accessorio, e per giunta specificando che si tratta, sempre per legge, di una "progressiva armonizzazione".
 
Per essere ancora più chiari, invece, la proposta ARAN che era stata caldamente sostenuta, nei giorni scorsi, dalla solitaria ANAAO, prevedeva (in attesa della sua nuova formulazione richiesta con ferma determinazione dall'AAROI-EMAC, che si spera avvenga in modo almeno accettabile) una brutale "unificazione" in un fondone comune a tutte le professioni sanitarie, dove però i medici sarebbero stati di gran lunga i principali contribuenti, "omogeneizzando" le varie professionalità e le loro retribuzioni, con ogni più ampio ed immaginabile possibile travaso di competenze, anche sul piano organizzativo oltre che su quello economico.
 
Ebbene, a scanso di equivoci, la professionalità medica, per l'AAROI-EMAC, non è "omogenea" a quella di nessun altro.
 
Inoltre, non tralasciamo affatto che le proposte finora da noi ricevute dall'ARAN prevedono:
 
a) un pesante ridimensionamento delle prerogative sindacali, che prevedono un generico "confronto" in luogo della previgente concertazione;
 
b) una forte spinta verso la contrattazione decentrata.
 
La combinazione di tali due impostazioni lascerebbe libere le Amministrazioni Ospedaliere meno virtuose di sguazzare nella più autoreferenziale discrezionalità.
 
Ecco perchè ci riserviamo di rivedere l'intero impianto dei nuovi testi prima di poter confermare o meno che il clima è "sereno". Per ora resta "variabile" dipendentemente dal prosieguo delle trattative.
 
Alessandro Vergallo
Presidente Nazionale AAROI-EMAC

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