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14 LUGLIO 2019
“100mila operatori sanitari assunti in 3 anni, cure odontoiatriche gratis, piano per i primi 1000 giorni dei bambini e budget di cura per i non autosufficienti”. Il PD lancia la sua agenda per la sanità 

Presentata ieri a Roma durante l’Assemblea nazionale del partito la nuova “Costituente delle idee” del PD. Una piattaforma on line alla quale ognuno può contribuire con sue idee e proposte. Tra i temi anche la sanità perché, si legge: “Il futuro del Sistema Sanitario Nazionale è una delle questioni che determinerà la qualità della vita di milioni di persone, eppure è assente nell’azione del governo”.

Il Partito Democratico riparte da una “Costituente per le idee” per cercare di entrare in qualche modo in partita nell’attuale scacchiere politico che sembra interamente assorbito dall’iniziativa delle due forze al Governo, nonostante le continue polemiche che caratterizzano ormai da mesi l’inedito governo giallo-verde.
 
La piattaforma è stata presentata ieri a Roma dal segretario del Partito Nicola Zingaretti nel corso dell'Assemblea nazionale del Pd. 
 
Ma di cosa si tratta? La premessa è questa: “L’Italia ha bisogno di più giustizia, più lavoro, più innovazione e cultura”. Ma niente slogan, dice il Pd, “a quelli pensa il governo in carica”. 
 
Perché, “la politica deve costruire la strada e allora contano metodo e contenuti. Noi offriamo questo testo come base per un confronto larghissimo che ci impegnerà nei prossimi mesi davanti alle fabbriche e ai luoghi di lavoro, nelle piazze e nelle università, nelle scuole e lungo la stagione delle nostre feste”.
 
Ma il testo di cui si parla, dice il Pd, “non è un altro programma di governo”. “È invece una bussola della rotta che pensiamo debba segnare il destino dell’Italia dopo la crisi peggiore. È la convinzione che esistano parole - lavoro, crescita e studio, società green e salute - che tutti i giorni, in un modo o nell’altro, entrano nelle case e nei discorsi di milioni di italiani”.
 
Questi i temi nell’agenda del Pd che, per la sanità in particolare, prevede quattro proposte innovative per il personale, per le cure odontoiatriche, per l’infanzia e per i non autosufficienti.
 
Eccole nel testo integrale tratto dalla Costituente per le idee:
 
«Il futuro del Sistema Sanitario Nazionale è una delle questioni che determinerà la qualità della vita di milioni di persone, eppure è assente nell’azione del governo. Occorre agire perché siamo in piena emergenza, le stime sui prossimi cinque anni ci dicono che verranno a mancare circa 50.000 medici. Servono investimenti sulla più grande infrastruttura pubblica del Paese e sul più importante strumento di eguaglianza sociale.
 
C’è il rischio concreto che le scelte sbagliate di oggi si possano pagare con tagli alla sanità. Sarebbe un attacco gravissimo e indecente al sistema universalistico della sanità italiana. Quel sistema noi lo difenderemo in ogni modo e con tutte le nostre forze!
 
La Sanità è un volano fondamentale che crea ricchezza e occupazione di qualità, valorizza il capitale umano e le prospettive di settori ad alto tasso d’innovazione, nelle nuove frontiere della cura come nel campo dell’assistenza.
 
L’Italia può contare su un Sistema Sanitario Nazionale fra i più equi e democratici al mondo: la grande accessibilità delle cure sanitarie è un patrimonio, una nostra forza, che dobbiamo conoscere e valorizzare. Anche per questo siamo tra i primi Paesi al mondo per aspettativa di vita.
 
Per tutto questo proponiamo:
- Quota10: 10 miliardi di investimenti aggiuntivi nei prossimi 3 anni, per assumere 100mila operatori sanitari. Parallelamente, servirà investire fondi pubblici per l’accesso alle scuole di specializzazione e alla professione. Oggi formiamo giovani poi accalcati in un vero e proprio collo di bottiglia per specializzarsi e per iniziare una carriera in un settore dove l’età media è di 54 anni.
 
- Piano nazionale per le cure odontoiatriche. Un piano nazionale per garantire a tutti le cure odontoiatriche, tra le meno fruibili da chi vive in condizioni di fragilità sociale. Una intollerabile disparità di accesso.
 
- Un piano per i primi 1000 giorni di vita dei bambini. Crisi demografica e denatalità trovano una spiegazione evidente di natura economica e sociale. Anche la Sanità può fare qualcosa attraverso un Piano specifico affinché siano gratuite tutte le spese sostenute nei primi mille giorni di vita, facilitando l’accesso ai servizi e alle attività di prevenzione e il rafforzamento dei consultori familiari come strutture di prossimità per le famiglie.
 
- Un’indennità di cura per le persone non autosufficienti:
• Una strategia di assistenza alle persone non autosufficienti è una priorità dell’agenda pubblica perché è la priorità nell’esistenza di migliaia di famiglie.  In Italia 3 milioni e 200mila persone di età superiore a sei anni hanno limitazioni funzionali gravi. Di questi due milioni e mezzo hanno più di 65 anni. Il fenomeno degli anziani non autosufficienti è destinato a crescere con l’invecchiamento della popolazione.
 
• Buona parte dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è delegata ai pazienti stessi e ai loro cari, attraverso il ricorso all’assistenza informale dei familiari (caregiver: secondo l’Istat 3 milioni e 300mila persone, in gran parte donne, si prendono cura di adulti, inclusi anziani, malati e disabili) o al pagamento di servizi privati di cura (in primo luogo attraverso le “badanti”: circa 830 mila, di cui solo il 43 per cento in regola dal punto di vista contrattuale). Per i bilanci familiari i costi di questo welfare informale sono pesantissimi.
 
• Vogliamo rendere le politiche per la non autosufficienza un diritto di cittadinanza e l’indennità di accompagnamento un diritto soggettivo, legato al bisogno di cura individuale.
 
• Per questo proponiamo di istituire una indennità di cura modulata in base ai bisogni effettivi delle persone e alla gravità delle condizioni di non autosufficienza. L’indennità di cura sarà attribuita definendo in modo univoco condizioni e livelli di disabilità e non autosufficienza per l’accesso alle prestazioni e introducendo sistemi uniformi di valutazione. Questi indicatori serviranno a elaborare piani di assistenza individualizzati. L’indennità aumenterà per tutti il livello attualmente garantito con l’indennità di accompagnamento (517,84 euro mensili nel 2019, attribuiti senza limiti di reddito) e arriverà a raddoppiare per i casi più gravi.
 
Il costo della misura è pari a 2 miliardi di euro annui, che potrebbero essere recuperati attraverso una revisione delle agevolazioni fiscali. Sulla parte aggiuntiva rispetto all’attuale indennità di accompagnamento sarà possibile scegliere se ricevere l’indennità in forma monetaria. oppure come budget di cura vincolato nel suo utilizzo (per l’acquisto di servizi professionali accreditati o per l’impiego regolare di assistenti familiari certificati), in questo caso con importo più elevato.
 
• Il budget di cura favorirà lo sviluppo di un mercato regolare e certificato di servizi alla persona e alle famiglie oltre al riconoscimento professionale e la regolarizzazione delle “badanti” e potrebbe avere effetti consistenti sul mercato del lavoro, sia in termini di emersione del lavoro nero che di creazione di nuova occupazione».
 

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