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Giovedì 23 FEBBRAIO 2012
Ritardi pagamenti. Assobiomedica: "Governo e Regioni trovino soluzione"
Solo due Asl del Friuli V.G. sono vicine a rispettare il limite di 60 giorni previsto dalla direttiva Ue per pagare le aziende fornitrici di dispositivi medici. Assobiomedica: "Governo e Regioni trovino intesa per ripianare i 5,5 miliardi di debito verso le nostre imprese”. Ecco i dati dei ritardi Asl per Asl.
Se la direttiva che stabilisce che la Pubblica Amministrazione abbia massimo 60 giorni per pagare le imprese fornitrici del settore sanitario “entrasse in vigore domani, nessuna Asl italiane sarebbe in regola con i fornitori di dispositivi medici”. A denunciarlo, ancora una volta, è Stefano Rimondi, presidente di Assobiomedica, presentando i dati, aggiornati a dicembre 2011, dei ritardi dei pagamenti delle Asl che arrivano fino ai 1.596 giorni della Asl Napoli 1.
“Ci conforta però – aggiunge Rimondi - costatare che, dopo i nostri ultimi solleciti, molte strutture hanno dimostrato interesse a cercare soluzioni per risolvere il problema”. E infatti, secondo gli ultimi dati di Assobiomedica, ci sono oggi alcune realtà sanitarie che “onorano le fatture” avvicinandosi ai tempi previsti dall’Europa. In particolare quelle del Friuli Venezia Giulia: Asl 3 Alto Friuli (61 giorni), Asl 4 Medio Friuli (67 giorni), Asl 6 Friuli occidentale (75 giorni). Ma anche le strutture lombarde si posizionano tutte sotto i 160 giorni, così come le Asl trentine e alcune venete.
L’auspicio di Assobiomedica è che “nel breve periodo le singole Asl, di concerto con le Regioni, trovino strumenti adeguati per ridurre il debito di 5,5 miliardi nei confronti del nostro settore. Da parte nostra – ha proseguito Rimondi - abbiamo inviato ai ministeri dell’Economia e dello sviluppo Economico una serie di proposte per ridurre il credito nei confronti delle nostre imprese. Di fronte al silenzio finora registrato auspichiamo che il Governo centrale, d’intesa con le Regioni, si mostri disposto a ricercare con noi un accordo per risolvere le urgenti questioni che ruotano attorno al problema dei pagamenti da parte delle strutture sanitarie”.
Quanto ai dati, oltre al record della Asl Napoli 1, continuano a detenere il primato delle “dieci peggiori pagatrici” Calabria e Campania: l’Azienda ospedaliera S. Sebastiano di Caserta paga dopo 1.443 giorni, l’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli lo fa dopo 1.435 giorni, mentre l’Azienda ospedaliera di Cosenza è in ritardo di 1.317 giorni. Forti ritardi anche da parte dell’Azienda regionale del Molise che paga a 788 giorni, seguita da due strutture laziali: il San Filippo Neri e l’Asl Roma E che tardano rispettivamente di 767 e 763 giorni nei pagamenti. Per Assobiomedica “stupisce” la presenza di Asl toscane, romagnole e venete nella lista nera dei pagamenti: Asl 1 di Massa Carrara (653 giorni), Asl di Forlì (496 giorni), Asl 12 di Venezia (447 giorni) e Asl 10 di San Donà di Piave (437).
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