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Giovedì 01 AGOSTO 2019
Infermiere di famiglia. Al via in commissione l’esame del ddl. A settembre giro di audizioni
È partita oggi in commissione Igiene e Sanità la discussione sul disegno di legge del M5S che modifica la legge 502/92 e introduce la nuova figura che va ad affiancarsi a quelle di medico di famiglia, pediatra e specialista ambulatoriale nell’erogazione dell’assistenza distrettuale. Previsto al rientro dalla vacanze un giro di audizioni. IL TESTO E LA SINTESI
Con la relazione illustrativa ha preso il via, in sede redigente in Commissione Igiene e Sanità del Senato, la discussione del ddl presentato da Gaspare Marinello (M5S) per istituire la figura dell’infermiere di famiglia”. Lo annuncia il presidente della Commissione e relatore del testo Pierpaolo Sileri, del MoVimento 5 Stelle.
“A settembre - prosegue - faremo un ciclo di audizioni ascoltando le associazioni di categoria e chiunque lo richiederà, pronti a emendare e migliorare il testo, qualora fosse necessario. Si tratta di un provvedimento molto importante per potenziare le cure domiciliari e alleggerire gli ospedali e mi auguro dunque un’ampia convergenza”.
"Arriva una nuova figura all'interno del nostro sistema sanitario nazionale: il responsabile delle cure domiciliari. Ha preso il via oggi in Commissione Igiene e Sanità del Senato la discussione del mio disegno di legge che, modificando la legge 502/92, introduce l'infermiere di famiglia che si andrà ad affiancare al medico, al pediatra e allo specialista ambulatoriale nell’erogazione dell’assistenza sanitaria". Così, in una nota, il senatore del MoVimento 5 Stelle Gaspare Marinello.
"Questa legge - spiega - garantirà una riduzione della spesa sanitaria nel medio-lungo termine perché molti pazienti saranno gestiti a domicilio dal medico curante e dall'infermiere di famiglia senza la necessità di rivolgersi in ospedale. In questo modo, i posti letto negli ospedali si potranno utilizzare soltanto per quei pazienti che non possono essere curati a domicilio. Un testo snello, di quattro articoli, per cambiare in meglio l'organizzazione del nostro Ssn".
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