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Venerdì 27 SETTEMBRE 2019
Carenza medici. Anche la Cgil Medici boccia proposte Regioni
"Siamo attoniti, non capiamo perché non si voglia seriamente mettere mano al sistema allargando la rete formativa e attraverso l'introduzione di contratti formazione lavoro per gli specializzandi. Intervenga il ministro Speranza", dice il segretario nazioanle Andrea Filippi.
"Le proposte delle Regioni sulla carenza medici specialisti sono inadeguate, un pastrocchio. Sono soluzioni che frammentano i servizi sanitari più di quanto non lo siano già". Così i medici della Fp Cgil che oggi si radunano a Napoli, tra gli altri, per #EffePiù, le Giornate Nazionali dei Servizi Pubblici dalla Fp Cgil.
"Sono due gli orientamenti che si stanno sviluppando per risolvere il problema della carenza dei medici - spiega Andrea Filippi, Segretario Nazionale della Fp Cgil medici - : uno che va nella direzione di introdurre nuove forme contrattuali nel Servizio Sanitario Nazionale declassando di fatto il contratto collettivo nazionale, l'altro che invece interviene attraverso una radicale riforma del sistema formativo. Quelle delle Regioni, invece, uscite ieri in un documento condiviso, seguono tutte le direttrici possibili per tappare i buchi al minor costo e a danno di cittadini ed operatori, è necessario una scelta di campo strategica - Prosegue Filippi: "Si introducono contratti libero professionali per i non specialisti, canali formativi paralleli e addirittura deroghe all'orario di lavoro per i professionisti. Con un colpo solo si declassa il contratto e la formazione, un vero pastrocchio".
"Siamo attoniti, non capiamo perché non si voglia seriamente mettere mano al sistema allargando la rete formativa e attraverso l'introduzione di contratti formazione lavoro per gli specializzandi. Intervenga il ministro Speranza" conclude Filippi.
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