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Venerdì 02 MARZO 2012
Per migliorare l’olfatto basta stimolare la vista

Dal Canada l’esperimento che dimostra come i sensi siano reciprocamente interconnessi, nonostante vengano processati da aree diverse del cervello. Così, stimolando la corteccia visiva di alcuni volontari, i ricercatori sono riusciti a migliorare la loro capacità di riconoscere gli odori.

Le aree del cervello umano che processano immagini, suoni e profumi sono diverse, ma spesso si dice che ogni senso influisce sull’altro: a molti sarà capitato, solo per fare un esempio, di provare a chiudere gli occhi per ascoltare meglio un suono, come se escludendo un senso fosse più facile concentrarsi su un altro. Ma se invece non fosse sempre così? Secondo un team della McGill University e del Montreal Neurological Institute and Hospital, stimolare la corteccia visuale con una piccola scarica elettrica potrebbe migliorare l’olfatto. Lo studio che parla della scoperta è stato pubblicato sulla rivista Journal of Neuroscience.
 
“Seppure i settori del cervello specializzati nel processare gli stimoli siano diversi per i cinque sensi, quando guardiamo il mondo intorno a noi il quadro generale ci è offerto grazie alle informazioni nel complesso, prese tutte insieme”, ha spiegato Christopher Pack, ricercatore a Montreal. “In questo lavoro volevamo principalmente capire come funzionasse il cervello nel processare questi dati che arrivano dall’esterno. In particolare volevamo osservare come l’attivazione delle regioni dedicate ad uno dei sensi potesse influire sugli altri”.
In particolare, per testare la possibilità che la stimolazione della corteccia visiva potesse avere effetti sull’olfatto, i ricercatori hanno testato le capacità di un campione di partecipanti nel riconoscere un odore. Il test veniva effettuato prima e dopo una sessione di stimolazione magnetica transcranica (TMS), metodo non invasivo per attivare i neuroni dell’area del cervello permette di vedere. Il test effettuato dai ricercatori consisteva nel riconoscere l’ ‘intruso’ in un set di tre odori a disposizione dei partecipanti. Il risultato è stato inaspettato: “Abbiamo così osservato che stimolare elettricamente la corteccia visiva poteva migliorare i risultati dei partecipanti in un test consistente nel riconoscere gli odori”, ha detto Pack.
 
Un dato interessante più che altro perché dimostra che le strutture cerebrali preposte all’analisi degli input dati dai sensi, risultano interconnesse più di quanto non si potesse immaginare. Così, infatti, i ricercatori hanno dimostrato che l’attività della corteccia visiva è incorporata nel processo cerebrale che ci permette di odorare, provando che il sistema olfattivo e quello visivo sono in un certo senso reciprocamente collegati.
A partire da questo gli scienziati suggeriscono nel lavoro che il senso della vista potrebbe funzionare da collettore delle informazioni anche per gli altri sensi, e che dunque abbia un ruolo cruciale nella percezione complessiva. Per verificare questa idea, che per ora rimane solo un’ipotesi, gli scienziati hanno già annunciato ulteriori studi.
 
Laura Berardi

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