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Martedì 01 OTTOBRE 2019
Bari. Inaugurato il nuovo PS del Policlinico. Emiliano: “Sanità pugliese profondamente risanata”

I pronto soccorso di Lecce, Foggia, Bari, Brindisi, Taranto e Barletta saranno profondamente cambiati secondo un modello di accoglienza è stato studiato e sarà uguale per tutti i pronto soccorso regionali. “Ci siamo resi conto che la percezione negativa del sistema nel suo complesso derivava soprattutto dalle difficoltà nell'accoglienza, non tanto dei pazienti che venivano gestiti sempre secondo le regole, ma soprattutto dei loro accompagnatori”, ha spiegato il governatore. Il nuovo modello “pensa al paziente senza trascurare il rapporto con i congiunti, con gli accompagnatori”.

“La sanità pugliese è stata profondamente risanata, l'abbiamo riorganizzata: era difficile per i cittadini percepire tutto il lavoro che è stato fatto, compresa l'assunzione di 5 mila persone che hanno compensato anche ai tanti pensionamenti, ma con un saldo positivo ad oggi di oltre 500 dipendenti in più rispetto a quattro anni. Adesso comincia il lavoro sulla percezione”. Con queste parole il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inaugurato questa mattina il nuovo Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, spiegando che i pronto soccorso di Lecce, di Foggia, di Bari, Brindisi, Taranto e Barletta saranno profondamente cambiati secondo un modello di accoglienza è stato studiato ed è uguale per tutti i pronto soccorso regionali.
 
“Ci siamo resi conto - ha detto Emiliano - che la percezione negativa del sistema nel suo complesso derivava soprattutto dalle difficoltà nell'accoglienza, non tanto dei pazienti che venivano gestiti sempre secondo le regole, ma soprattutto dei loro accompagnatori: situazioni impossibili di attesa, informazioni che non arrivavano mai, ansia che lievitava a dismisura.  Questa riflessione ha dato vita ad una progettazione di un modello di pronto soccorso che pensa al paziente senza trascurare il rapporto con i congiunti, con gli accompagnatori.  Soprattutto abbiamo creato un ambiente civile, perché le persone vanno rispettate anche quando sono al pronto soccorso”.

“Quello del Policlinico di Bari è uno dei pronto soccorso migliori d'Italia,  la stessa cosa sta accadendo nel resto della Puglia dove stiamo ristrutturando questi reparti”, ha aggiunto il governatore. "È dura, perché in quattro anni cambiare tutto quello che in tanti anni nel passato era rimasto identico non è facile, ma ce la stiamo mettendo tutta, grazie a una fortissima spinta di popolo e con l'aiuto dei dipendenti del sistema sanitario regionale pugliese. In poche unità, perché siamo 15 mila in meno che in Emilia Romagna a parità di abitanti: non so come abbiamo fatto a reggere questa differenza tra Nord e Sud, ma i nostri dipendenti stanno facendo il loro dovere . Così come mi stanno aiutando moltissimo come devo dire anche ai tanti cittadini che mi chiamano al telefono per segnalarmi le cose che non vanno il mio numero di telefono. L’ ultima telefonata è di pochi minuti fa:  il mio numero di telefono è fondamentale perché il Presidente sappia quello che succede in ogni ambulatorio in ogni luogo, in ogni lista d’attesa”.

Emiliano ha quindi evidenziato l’importanza delle segnalazioni: “Bisogna che io sappia, perché se nessuno mi segnala le cose è più difficile intervenire e capire, per esempio, quando qualcuno si comporta male e prendere provvedimenti, tutelando tutti quelli che si comportano bene, che sono il 99,9 per cento. La sanità va gestita tutti insieme perché io non posso essere ovunque in questa Regione: ho bisogno dei cittadini, ho bisogno dei dipendenti e di creare una comunità che farà l' orgoglio della Puglia”.
 
La struttura inaugurata oggi è la prima ad essere realizzata secondo le indicazioni del programma ‘Hospitality’, voluto dalla Regione Puglia e disegnato da ASSET – agenzia per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, in collaborazione con Aress. agenzia regionale per la salute e il sociale.
 
Erano presenti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, il direttore Generale del Policlinico, Giovanni Migliore e il direttore generale di Asset, Elio Sannicandro, il direttore del Pronto soccorso, Vito Procacci.
 
“Oggi – ha dichiarato il sindaco di Bari Antonio Decaro - inauguriamo una nuova struttura, di grande qualità estetica funzionale, che ridurrà sicuramente i tempi di attesa e migliorerà il percorso di emergenza per i pazienti, restituendo loro in primo luogo la dignità. Questo luogo non è solo il Pronto soccorso: questo è un luogo di cura, un luogo di formazione, una sorta di città nella città e qui,  grazie ad una sinergia istituzionale che non si è mai interrotta nel tempo, continueremo a lavorare, ciascuno per le proprie competenze, per trasformare il Policlinico in un'area a verde, ben servita dal trasporto pubblico grazie alla nuova stazione delle FAL, con un parcheggio multipiano - il Polipark - che oggi ci consente di poter pensare di togliere le auto dal suo interno. Credo che il lavoro realizzato dimostri che quando le istituzioni lavorano insieme per un obiettivo comune i risultati arrivano, e sono a beneficio di tutta la comunità”, ha concluso Decaro.
 
Secondo il Dg del Policlinico, Giovanni Migliore, “questa opera la abbiamo fortemente voluta fino dal primo giorno del mio insediamento, quando sono subito andato in Pronto soccorso perché ritengo sia il reparto dove tutti noi abbiamo la necessità di avere la svolta che ci aspettiamo. Oggi cambia il punto di vista del Policlinico, cambia il punto di vista nell’ottica di ridisegnare i percorsi partendo dal paziente. C’è un nuovo accesso per un nuovo Policlinico al servizio del paziente. Il reparto è innovativo ed è una sfida per il modello di accoglienza che vuole mettere in atto, senza barriere”.
 
“Noi - ha proseguito Migliore - vogliamo rendere palpabile la differenza tra chi arriva con la necessità di accedere a una grande struttura specialistica come il Policlinico e chi invece ha bisogno di essere accolto e assistito con alta intensità di cura immediatamente con tutto ciò che è necessario: un’area intensiva, una radiologia di altissimo livello con tecnologia unica in Italia,  rispetto a chi ha bisogno di un’area ambulatoriale dove i pazienti trovano qualcosa come 300mila prestazioni l’anno in consulenza, dove trovano professionisti che li assistono. Ci auguriamo  che prima o poi questo Pronto soccorso possa costituire una svolta reale e i nostri  pazienti si rendano conto che ogni accesso- che costa 300 euro – è una risorsa  che investiamo molto volentieri ma che magari  potremmo usare nel loro interesse per offrire qualcos’altro. In più andiamo verso un policlinico “green”, con bus navetta e gli alberi piantati grazie alla Regione che saranno piantati ovunque La città sarà interconnessa grazie al treno e presto, con il completamento di Asclepios III saranno disponibili nuovi 250 letto che sostituiranno quelli nelle vecchie cliniche”.
 
Per il direttore dell’UOC Pronto Soccorso, Vito Procacci “oggi si apre, con una vera e propria rivoluzione copernicana e grazie anche alle intuizioni e al lavoro di chi mi ha preceduto, una cattedrale dell’accoglienza”.
 
Il direttore generale dell’Asset, Elio Sannicandro, ha puntato invece sulla “realizzazione di una governance organizzata con Aress e Dipartimento Salute per rendere più accoglienti i luoghi di cura. Il gruppo di lavoro che abbiamo istituito continuerà ad analizzare il problema dell’accoglienza confortevole e sicura nei primi punti di accesso alla Sanità in tutta la regione”.
 
Soddisfazione è stata espressa anche dal rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini per la rinnovata collaborazione tra Ateneo e Regione nella gestione del più grande ospedale pugliese.
 
Oggi è stato presentato anche il modello organizzativo che applica le nuove linee guida ministeriali e il progetto di riorganizzazione aziendale dei percorsi dell’emergenza.
 
Le Linee Guida “Hospitality - L’accoglienza nelle strutture sanitarie pugliesi” sono un progetto della Regione Puglia - Dipartimento Promozione della Salute realizzato da Asset in collaborazione con Aress . Le Linee Guida offrono una innovativa visione integrata dei servizi di accoglienza per pazienti e utenti.

Definiscono un sistema identitario, comune e riconoscibile per gli ospedali, i PTA e la rete dei centri territoriali di assistenza (poliambulatori, consultori, centri vaccini, ecc.), declinando soluzioni esecutive, sostenibili e specifiche per la Puglia. Sono applicabili sia per il graduale adeguamento dei plessi preesistenti sia per la realizzazione di nuove strutture sanitarie.

Pilastri delle Linee Guida sono: il sistema identitario visivo, declinato e integrato con segnaletica, allestimenti e arredi, governance e formazione.

La cartellonistica e le grandi soluzioni murarie coniugano decorazione e sistema informativo, quindi con risparmio di tempo sia per i cittadini nel chiedere informazioni per orientarsi sia per il personale nel fornirle. 

Dunque informare e orientare, in spazi decorosi e gradualmente arricchiti di servizi e comfort, come forma di efficienza e servizio.
Il tutto calato in un sistema organico: un modello che, intervenendo sugli spazi interni (hall, sale d’attesa, spazi comuni, pronto soccorso) ed esterni, si lega a una nuova governance, con riorganizzazione di responsabilità e compiti che toccano le figure decisionali per giungere a cascata sino al personale a contatto con i cittadini.

Il modello di governance integrata prevede infatti ruoli e competenze:  ogni struttura sanitaria dovrà avere un Responsabile dell’Accoglienza  (con un Referente operativo sul campo), un Coordinamento formato dai responsabili di aree strategiche e un Team Accoglienza riconoscibile che opera nei vari front office e nei servizi.
Per ciascuna figura operativa si definiscono i relativi percorsi formativi.

L’organizzazione del servizio di accoglienza individua una griglia di azioni e annessi processi organizzativi: gli interventi adottati confluiranno poi nel Protocollo di Accoglienza di ogni singola struttura sanitaria sulla base delle linee guida regionali. I benefici attesi nel tempo riguardano tutti. Per pazienti e familiari: vivere e percepire una migliore qualità nell’accesso e permanenza nella struttura. Per la struttura sanitaria: valorizzare e umanizzare gli spazi interni ed esterni; contribuire a mitigare le soglie di conflittualità; concorrere a incrementare produttività e reputazione della singola struttura e del sistema sanitario pugliese. Per il personale: affinare la propria formazione in tema di accoglienza; gestire in modo più efficiente il flusso di accessi; ridurre lo stress occupazionale.

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