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Lunedì 05 MARZO 2012
Dispositivi medici. Industria e Società scientifiche siglano protocollo d’intesa

Assobiomedica, Acoi, Sic e Siot hanno sottoscritto un protocollo per diffondere informazione e cultura dei dispositivi medici, sostenere politiche di acquisto coerenti, lavorare in modo etico nella formazione scientifica, valorizzare la sostenibilità del sistema, aumentando gli investimenti.

Assobiomedica insieme all’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), alla Società italiana di chirurgia (Sic) e alla Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per rafforzare il dialogo scientifico tra medicina e tecnologie in funzione del continuo progresso e di un approccio più adeguato a una sanità moderna in continua trasformazione.
 
Tra gli obiettivi indicati la diffusione dell’informazione e della cultura dei dispositivi medici, il sostegno alle politiche di acquisto coerenti rispetto al valore dei prodotti, lavorare in modo etico e trasparente nella formazione scientifica, valorizzare la sostenibilità del sistema aumentando gli investimenti in ricerca e sperimentazioni cliniche.
 
Questo perchè, come ha dichiarato Stefano Rimondi, Presidente di Assobiomedica “L’incessante evoluzione tecnologica rende necessario un trasferimento di conoscenze e competenze dalle aziende agli operatori della Sanità sempre più frequente. È importante che, nel rispetto di etica e sobrietà, la formazione scientifica continui a essere supportata dal mondo imprenditoriale. Allo stesso modo è fondamentale che nasca un dialogo costante tra medico e industria nelle attività di ricerca e negli studi clinici, definendo procedure specifiche per il settore che permettano di promuovere soluzioni efficaci in grado di attrarre investimenti in Italia per la realizzazione di indagini cliniche su dispositivi medici innovativi”.
 
Secondo le associazioni che hanno sottoscritto il protocollo (Assobiomedica, Acoi, Sic e Siot) è  necessario un ripensamento e un adeguamento strutturale dell’intero sistema sanitario che nella lotta agli sprechi tenga conto di un aumento di efficienza del sistema e dell’appropriatezza delle prestazioni.
 
Infatti come si legge nel protocollo d’intesa “in una moderna Sanità la politica di acquisto delle tecnologie sanitarie deve essere coerente rispetto alla centralità dei pazienti e non deve andare verso il depauperamento del patrimonio tecnologico, come invece spesso avviene con gli acquisti massificati”.

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