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Martedì 15 OTTOBRE 2019
Neurologia. Gioacchino Tedeschi alla guida della Sin

Il neo Presidente è stato proclamato a Bologna, durante il 50° Congresso Nazionale. Tedeschi, Direttore I Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia, Aou Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli, guiderà la Sin fino al 2021, succedendo a Gianluigi Mancardi, Clinica Neurologica dell’Università di Genova. 

Gioacchino Tedeschi, Direttore I Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia, Aou Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Napoli, è il nuovo Presidente della Società Italiana di Neurologia. Guiderà la Sin fino al 2021, succedendo a Gianluigi Mancardi, Clinica Neurologica dell’Università di Genova, che ha presieduto la Società Scientifica nell’ultimo biennio.
 
La proclamazione è avvenuta a Bologna durante i lavori del 50° Congresso Nazionale Sin, l’appuntamento annuale più importante della Neurologia italiana per il confronto scientifico e l’aggiornamento professionale di neurologi accademici, ospedalieri e territoriali. Una quattro giorni, quella bolognese, che ha riunito circa 2.500 neurologi, una delle edizioni più affollate degli ultimi tempi.
 
“La Società Italiana di Neurologia è cresciuta molto in questi anni grazie al lavoro dei miei predecessori, veri e propri maestri – ha dichiarato il neo Presidente Gioacchino Tedeschi – in particolar modo nell’ultimo biennio con la Presidenza Mancardi. Le linee guida del mio mandato saranno indirizzate a rafforzare il legame dei neurologi con la Sin e aumentare l’impatto della neurologia nelle varie sedi in cui si sviluppa, da quella universitaria con la formazione e la ricerca, a quella ospedaliera con l’assistenza al paziente fino a quella territoriale che svolge un ruolo molto importante nella gestione della continuità assistenziale e terapeutica”.
 
La specializzazione in Neurologia finora quinquennale, oggi è stata ridotta a 4 anni con conseguenti e inevitabili carenze. Per ovviare a questa lacuna formativa, la Sin ha istituito 4 Master di secondo livello per coloro che vogliano specializzarsi in neurologia d’urgenza, neuropsichiatria, neuroriabilitazione e neurofisiopatologia.
 
“La neurologia clinica sta cambiando molto grazie ai nuovi strumenti diagnostici e terapeutici che comportano però un aumento del carico e complessità del lavoro del neurologo – conclude Tedeschi - La Neurologia oggi si trova a dover affrontare enormi sfide con risorse spesso non sufficienti: soddisfare le richieste di salute di tutti i pazienti, in acuzie o in cronicità rappresenta il primo obiettivo del neurologo che può essere raggiunto solo attraverso quella profonda sinergia tra rete ospedaliera e rete territoriale".

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