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Lunedì 28 OTTOBRE 2019
Abruzzo, l’unica regione non dotata di Dea di 2° livello



Gentile Direttore,
la legge (Decreto Lgs 70/2015), in applicazione della legge Balduzzi di Riforma del SSN, prevede che gli Ospedali siano classificati in 3 livelli, in base a gerarchie di complessità e di popolazione da servire: 1. ospedali di base, 2. ospedali di 1° Livello, 3. ospedali di 2° Livello. Gli Ospedali di 2° Livello sono quelli dotati di tutte le discipline anche ad alta complessità, devono servire una popolazione tra  600.000 ed 1.200.000 abitanti ed essere dotati di DEA di 2° Livello, cioè Dipartimenti Emergenza Accettazione dotati di tutte le discipline ad alta intensità, in grado di prendere in carico pazienti critici complessi e dare loro il massimo delle possibilità di essere salvati. Il Decreto Legge precisa che tali Dipartimenti siano collocati fisicamente in un’unica struttura ospedaliera, come intuibile dalla logica comune. (Allegato 1 articolo 2 comma 4 e articolo 9 comma 2.4).

La Regione Abruzzo (1,33 milioni di abitanti, quindi due DEA di 2° Livello) ha deliberato più volte negli ultimi 3 anni  l’istituzione di un DEA assurdamente condiviso tra gli Ospedali di Pescara e Chieti e di un altro DEA ancora più folle tra gli ospedali di L’Aquila e Teramo, 60 km, divise dal Gran Sasso; condannando i pazienti critici ad uno sballottamento tra una città e l’altra, con assurdi traumatismi, disagi e soprattutto pericolosissime perdite di tempo prezioso per salvare delle vite.

Il Tavolo Interministeriale Salute/Economia e Finanza, competente per le Regioni in Piano di Rientro all’approvazione degli Atti prodotti, ha bocciato TRE VOLTE negli ultimi 3 anni gli Atti relativi al DEA spezzettato Pescara Chieti : così è tutto fermo, benché l’80 % delle emergenze complesse dell’adulto e pressoché il 100 % di quelle pediatriche di tutta la regione vengano portate all’Ospedale di Pescara, già da tempo CTS (Centro Traumi di Alta Specializzazione) e DEA di 2° livello de facto.

L’Ospedale di Pescara, oltre ad essere dotato di tutte le discipline-requisito di legge del 2° Livello tranne la Cardiochirurgia, che è a Chieti, con 98.000 accessi l’anno al PS è l’unico della regione Abruzzo ad avere il requisito di base dei 70.000 accessi,  previsto dal decreto legge 70 ( Chieti 63.000, L’Aquila 46.000, Teramo 42.000) –

E’ dotato inoltre, unico in Abruzzo, di una serie di servizi ad alta complessità per affrontare le patologie che richiedono il DEA di 2° Livello : gestione delle sepsi H24 e UOC di Microbiologia, Diagnostica radiologica completa con angiografia H24 e radiologia interventistica, ematologia con centro trapianti e trasfusionale con emoteca ad alta complessità, gestione emorragie massive, Terapia Intensiva Neonatale, Chirurgia Pediatrica, attività di prelievo di organi a scopo di trapianto al primo posto in regione,, Broncoscopia Interventistica.

Come Consulta Clinica abbiamo anche consegnato formalmente al Consiglio Regionale una analisi tecnica della situazione ed una proposta transitoria attuabile a breve termine in due punti:  

    1)    Allestimento di una sala operatoria attrezzata per le emergenze cardiochirurgiche presso il presidio ospedaliero di Pescara, con riconoscimento formale di sede di DEA di 2° Livello.

    2)    Trasformazione della UOC di cardiochirurgia del presidio di Chieti in UOC a valenza interospedaliera Chieti –Pescara, con connotazione di “èquipe mobile”, come in alcune altre realtà, con ovvio adeguamento degli organici. Ciò permette di NON SPOSTARE il paziente critico da Pescara dandogli il massimo delle possibilità di salvarsi nel caso siano richieste competenze cardiochirurgiche ( 5/10 casi l’anno).

Intanto le due (n. 2!) Facoltà di Medicina e Chirurgia della regione Abruzzo (Univ. D’Annunzio Chieti-Pescara e Univ. dell’Aquila) stranamente continuano a distinguersi per il loro assordante silenzio, data l’assenza di un pur minimo doveroso  contributo tecnico-clinico a questa importante tematica sul tappeto.

E a marzo 2019 è subentrata una nuova Giunta Regionale, anch’essa tutt’ora bloccata su questa problematica : tutto continua ad essere fermo a danno dei pazienti. E qualcuno durante il trasporto non ce l’ha fatta.

Dr. Antonio Ciofani
Portavoce della Consulta Clinica Ospedaliera per il DEA di 2° Livello – Pescara

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