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Venerdì 01 NOVEMBRE 2019
Manovra. Anelli (Fnomceo): “Bene Governo sulla sanità, ora nuovi modelli assistenziali”

“È il momento della condivisione e della responsabilità, per affrontare al meglio le scelte relative alla carenza degli specialisti e porre rimedio agli errori di programmazione. Ma questo è anche il momento per sviluppare una forte sinergia tra tutte le professioni sanitarie, senza fughe in avanti o invasione di campi. È il tempo di mettere ognuno le proprie competenze a servizio del cittadino, portando a livelli sempre più elevati la qualità delle prestazioni e sviluppando, tutti insieme, modelli di collaborazione nelle strategie assistenziali”.

“Apprezziamo l’impegno del Ministro Speranza nel sostenere il Servizio sanitario nazionale, confermando gli aumenti previsti - afferma il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. È un’inversione di tendenza che va incoraggiata, in quanto il nostro Servizio sanitario nazionale continua a collocarsi, in termini di finanziamenti, in fondo alla classifica delle nazioni europee”.
 
“È particolarmente condivisibile il provvedimento inserito nella legge di Bilancio che sostiene l’acquisto di strumenti per la diagnostica di primo livello da utilizzare negli studi dei medici di medicina generale - continua - Si tratta di una decisione operativa che esprime la volontà politica di avviare finalmente una nuova fase organizzativa, tesa a dare risposte ai cittadini, privilegiando la prossimità, evitando lunghe code negli ospedali, riducendo le liste d’attesa. Servono ora risposte contrattuali che mettano i medici di medicina generale nelle condizioni di poter utilizzare al meglio tali strumenti”.
 
“Bene anche le misure che incidono, attraverso la modifica degli stili di vita, sulla salute dei cittadini, come la tassa sulla plastica, quella sulle bevande edulcorate, o l’aumento delle accise sui tabacchi e l’imposta sui prodotti da fumo - aggiunge ancora -. Suggeriamo anzi di abbinare agli interventi che scoraggiano l’utilizzo delle bevande con zuccheri aggiunti una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini e un invito a tutti gli enti pubblici perché adottino provvedimenti che limitino l’utilizzo di tali alimenti”.
 
“È il momento della condivisione e della responsabilità, per affrontare al meglio le scelte relative alla carenza degli specialisti e porre rimedio agli errori di programmazione - conclude -. Ma questo è anche il momento per sviluppare una forte sinergia tra tutte le professioni sanitarie, senza fughe in avanti o invasione di campi. È il tempo di mettere ognuno le proprie competenze a servizio del cittadino, portando a livelli sempre più elevati la qualità delle prestazioni e sviluppando, tutti insieme, modelli di collaborazione nelle strategie assistenziali”.
 

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