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Mercoledì 06 NOVEMBRE 2019
Salute sessuale maschile. Il San Camillo sarà punto di riferimento. Consiglio approva legge e Odg 

Tra le altre cose il provvedimento prevede un programma di screening e prevenzione per tutti i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni.Prima del voto finale, il Consiglio regionale ha approvato anche un ordine del giorno collegato alla legge (Patanè-Maselli), con il quale si chiede alla Giunta di individuare nell’Ao San Camillo Forlanini il centro di riferimento regionale dedicato alle patologie uro-andrologiche, della sessualità e della riproduzione maschile.

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini, ha approvato oggi all’unanimità (37 votanti), con cinque emendamenti (tre presentati dall’assessore regionale Alessio D’Amato), la proposta di legge regionale n. 18 del 20 aprile 2018 concernente “Disposizioni in materia di tutela della salute sessuale e della fertilità maschile”. Il provvedimento, presentato dai consiglieri Eugenio Patanè (Pd), Massimiliano Maselli (FdI), Giuseppe Simeone (FI), Rodolfo Lena (Pd), Michela Di Biase, Marta Leonori (Pd) e sottoscritto successivamente da numerosi consiglieri di tutti i gruppi, mira ad agevolare la prevenzione, la diagnosi precoce e il miglioramento delle cure delle patologie uro-andrologiche. Previste risorse per 50mila euro per ciascuna annualità 2020-2021, destinati a finanziare gli “interventi di promozione della conoscenza delle principali malattie uro-andrologiche attraverso campagne di informazione e prevenzione nelle scuole”.

Le disposizioni approvate oggi, sintetizza una nota del Consiglio, “mirano a tutelare la salute dei ragazzi, attraverso un programma di screening e prevenzione delle patologie andrologiche per tutti gli uomini di età compresa tra i 15 e i 24 anni, proponendo di creare una serie di strutture di andrologia urologica presso le aziende sanitarie locali per intercettare, diagnosticare e trattare le patologie. Come ripetuto più volte dai proponenti sia in commissione che in Aula, questo fenomeno è divenuto sommerso e senza più controlli dopo l’abolizione della leva obbligatoria, in cui nei cosiddetti tre giorni di visita avveniva uno screening di massa. Da qui l’esigenza della Regione di intervenire per limitare il diffondersi delle patologie e per tutelare maggiormente la popolazione maschile del Lazio”.
 
Per l'assessore Alessio D'Amato quella approvata oggi è “una legge che va nella giusta direzione ovvero l’aumento della cultura della prevenzione nei confronti di patologie insorgenti che in alcuni casi possono portare all’infertilità. Voglio inoltre rivolgere un plauso a tutti i gruppi politici consiliari per l’approvazione all’unanimità di una legge importante”.

Prima del voto finale, l’Aula ha anche approvato un ordine del giorno collegato alla legge (Patanè-Maselli), con il quale si chiede alla Giunta regionale di individuare nell’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini il centro di riferimento regionale dedicato alle patologie uro-andrologiche, della sessualità e della riproduzione maschile.

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