quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 07 NOVEMBRE 2019
Biosimilari. Ecco perchè non concordo con Collatina



Gentile Direttore,
mi conceda il diritto di replica alla lettera del dr Collatina “Biosimilari. Dare il Farmaco giusto al paziente giusto” in cui il coordinatore dell’Italian Biochemical commenta l’articolo a mia firma pubblicato su Quotidiano Sanità.
 
Dal momento che il dottore definisce parte del mio articolo tortuoso cercherò di essere ancora più chiaro e per questo motivo strutturo la mia risposta in punti.
 
1) Il titolo “Biosimilari. Dare il Farmaco giusto al paziente giusto.”  Premesso che la medicina come qualsiasi altra scienza non può basarsi che sulle prove di efficacia - EBM, Evidence-based medicine - elenchi il dottor Collatina almeno un parametro, evinto sulla  base della letteratura scientifica ad oggi disponibile, su cui un medico, in un paziente, può fondare la propria scelta di prescrivere un originatore al posto di un biosimilare o viceversa. 
 
2) Il dr Collatina riferisce che la definizione delle regole per l’acquisto e la erogazione dei biosimilari si è protratto per un biennio coinvolgendo la parte pubblica e tutte le aziende interessate. È vero, io non ne ero a conoscenza, ma dal momento che non credo di essere il solo, voglia il dr Collatina esplicitare chi sono stati i soggetti pubblici coinvolti, in quali circostanze e a quale titolo. Sarebbe interessante saperlo anche per conoscere quali soggetti pubblici abbiano avallato ipotesi dove il medico non è tenuto a giustificare il proprio operato o ancora che la base d’asta doveva coincidere con il prezzo massimo di cessione del medicinale originatore. 
 
3) Il dr Collatina riferisce che la riformulazione della norma oggi vigente è stato frutto di una mediazione tra le esigenze contrapposte di tutti gli stakeholder. La revisione della normativa contrariamente a quanto sostenuto dal dr. Collatina, come chiaramente riportata nell’articolo, è stata frutto di un intervento unilaterale delle regioni e non da una mediazione con gli stakeholder. (nota conferenza 16/133/CU02/C2 del 18 novembre 2016)
 
4) Concordo con il dr. Collatina che non si deve sacrificare l’appropriatezza per motivi di Budget. Dal momento che l’appropriatezza si fa sulla base delle evidenze scientifiche il problema si pone solo dopo che il dr. Collatina avrà fornito i riscontri scientifici di cui al punto 1. 
 
5) Concordo con il dr. Collatina anche sulla libertà prescrittiva del medico. Considerato che la prescrizione del medico si deve basare su evidenze scientifiche, evidenze scientifiche che al momento non sono conosciute dall’ente regolatorio nazionale il problema si pone solo dopo che il dr. Collatina avrà fornito i riscontri scientifici di cui al punto 1.
 
Resta fermo, fatte salve le evidenze scientifiche che vorrà fornirci il Dr. Collatina, che oggi il Sistema Sanitario Nazionale, in assenza di valide motivazioni, paga, su base annua, 700 milioni di euro, quasi il doppio di quanto i pazienti hanno speso per il pagamento del ticket sulla farmaceutica imposto dalle regioni nell’anno 2018.
 
                                                                                               
Loredano Giorni
Componente Comitato Prezzi e Rimborso dell’Aifa

© RIPRODUZIONE RISERVATA