quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 07 NOVEMBRE 2019
Riproduzione umana. Siru: Tre “L” per aiutare un figlio a nascere: linee guida, lea, legge

Queste le prospettive della Società Italiana della Riproduzione Umana da oggi riunita al Congresso nazionale a Milano che si prepara entri la fine dell’anno alla stesura di Linee Guida cliniche per garantire qualità e sicurezza alle cure e ai percorsi diagnostico-terapeutici per le coppie che affrontano la Riproduzione Medicalmente Assistita

In Italia una coppia su sei ha difficoltà ad avere figli per problemi di fertilità. Nello stesso tempo, le nascite nel nostro Paese sono in costante diminuzione, con una natalità fra le più basse al mondo.
 
La Società Italiana della Riproduzione Umana (Siru) ha individuato e propone tre obiettivi, come soluzione a breve e medio termine, per aiutare le coppie che non riescono ad avere figli. Tre obiettivi che possono essere riassunti nelle tre “L” Linee guida, Lea, Legge e che saranno il filo conduttore del Congresso Nazionale della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU) che si apre oggi a Milano.
 
Il primo punto è la stesura di Linee Guida cliniche per garantire qualità e sicurezza alle cure e ai percorsi diagnostico-terapeutici per le coppie che affrontano la Riproduzione Medicalmente Assistita (Rma) al fine di costituire una famiglia con figli.
La Siru come Società Scientifica riconosciuta, ai sensi della Legge 24 del 2017 sulla Responsabilità Sanitaria, è infatti abilitata a proporre Linee Guida al Ministero della Salute. Nel portare a termine questo compito la società scientifica si sta adoperando con le migliori risorse scientifico-assistenziali per fornire alle coppie e agli operatori italiani delle raccomandazioni che consentiranno di omologare i trattamenti con adeguata garanzia del Diritto alla salute dal nord al sud.
 
La Siru ha individuato le linee guida dell’Istituto Inglese NICE come riferimento da adattare alla realtà Italiana. Il Ministero della Salute ha condiviso e approvato questa scelta e l’obiettivo consegnare agli organi ministeriali entro la fine di questo anno la stesura definitiva delle linee guida.
 
Il secondo obiettivo è la possibilità di accesso alle cure garantito a tutte le coppie con problemi riproduttivi. Già dal marzo 2017 in Italia i percorsi terapeutici di riproduzione medicalmente assistita sono compresi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ma ancora ad oggi sono solamente sulla carta. Si perpetua uno stato di disparità tra Regione e Regione, con una continua e crescente migrazione delle coppie, alla ricerca di luoghi in cui i trattamenti vengono offerti dal Sistema Sanitario Pubblico. Infatti, in Italia ci sono Regioni che offrono le cure nella Sanità Pubblica, mentre in altre i costi sono interamente a carico dei pazienti.
 
Il terzo obiettivo è riorganizzare con una legge moderna, organica e scientificamente aggiornata tutta la materia della Rma. Sono trascorsi troppi anni dal lontano 2004 con l’approvazione della Legge 40. In questi 15 anni i cambiamenti sopraggiunti nella RMA sono stati tanti e importanti, ma - oltre al tempo trascorso - la Corte Costituzionale è più volte intervenuta per eliminare le numerose e rilevanti incostituzionalità di una legge inadeguata e ingiusta. Ora i pazienti e gli operatori hanno necessità di una nuova legge che contenga norme atte a garantire il Diritto alla salute riproduttiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA