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Sabato 16 NOVEMBRE 2019
Dalla polemica alla discussione sui temi concreti



Gentile Direttore,
è evidente che io e Cavicchi abbiamo idee assai diverse solo che io sono disposto a discuterne mentre lui si ritiene infallibile, per cui propongo di cessare questa polemica che, a lume di naso, ha assai meno lettori dei ventiquattro di Alessandro Manzoni.

Il passato glorioso che Ivan mi attribuisce (personalizzando come spesso fa) esiste ma non è mio quanto di tanti colleghi che hanno cambiato la sanità italiana, molti dei quali purtroppo non sono più fra noi. Insieme abbiamo sempre caparbiamente difeso i medici.

L'articolo di Cavicchi, dedicato in gran parte alla delibera veneta n. 1580/19, sui percorsi per la formazione di competenze avanzate dei professionisti sanitari a norma di CCNL, mi suggerisce invece di aprire un confronto tra esperti su due temi.

1. Le continue novità tecnologiche e scientifiche costringono a preparare il personale in possesso di un titolo generale (la laurea) ad affrontare specifiche competenze nell'ambito di PDTA poliprofessionali e multidisciplinari. Si può pensare a un progetto formativo per generare dal basso una cultura interprofessionale?

2. Dal momento che il SSN diventa per forza di cose un gigantesco strumento formativo, una volta precisata la job description caso per caso, come validare e riconoscere siffatta formazione? E come risolvere la tensione tra specialista e esperto, tra titoli e competenze? 

Sono temi concreti da cui potrebbero discendere chiarimenti generali.
 
Antonio Panti

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