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Sabato 16 NOVEMBRE 2019
La diagnostica ai medici di famiglia è un punto di svolta



Gentile Direttore,
sono tante le riflessioni che sono state fatte in questi giorni sull’utilizzo di strumentazioni di primo livello negli studi dei Medici di Medicina Generale. Per la prima volta, la classe politica sembra aver ascoltato e capito la necessità di creare le condizioni per una Medicina Generale al passo con i mutati bisogni di salute della popolazione e l’Art. 55 presente nella prossima Legge di Bilancio (Apparecchiature sanitarie dei Medici di Medicina Generale) va nella giusta direzione, perché, investendo nella Medicina Generale e dotandola di strumentazione diagnostica di primo livello, si possono creare le basi per far evolvere la Medicina Generale nelle nuove forme organizzative.
 
Peraltro, anche in altri Paesi europei gli studi di Medicina Generale sono dotati di strumentazione di diagnostica di primo livello che si sono dimostrati essere un valido strumento per la presa in carico e gestione del paziente cronico.
 
Alla luce di queste novità, vi è la necessità e l’impellenza di una revisione dei contenuti didattici del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, in ragione dei mutati scenari sanitari e sociali, e quindi la definizione degli obiettivi didattici, delle metodologie di insegnamento e apprendimento nonché dei programmi delle attività che prevedano l’utilizzo di strumentazione diagnostica di primo livello al fine di realizzare sul territorio nazionale una formazione che, pur tenendo conto delle specificità territoriali, assicuri un set minimo omogeneo di requisiti formativi quali-quantitativi, ritenuti indispensabili a garantire livelli uniformi di assistenza.
 
A nostro avviso, avere la possibilità di dotare gli studi Medicina Generale di strumentazione di diagnostica di primo livello nelle nuove forme organizzative rappresenta il punto di svolta della Medicina Generale per una vera presa in carico del paziente cronico e per ridurre gli accessi impropri alle altre strutture del S.S.N. Quindi non può che essere vista favorevolmente questa opportunità per l’evoluzione della nostra Professione.
 
Dott. Luca Galzerano
Segretario Nazionale Fimmg Formazione

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