quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 22 NOVEMBRE 2019
Patto trasversale per la Scienza: la Federazione degli infermieri lo sottoscrive a nome dei suoi 450mila iscritti 

La firma a Bologna in occasione del convegno “Scienza & passione per vincere la crisi” organizzato dal Gruppo Ricerca dell’ordine degli infermieri del capoluogo emiliano romagnolo romagnolo in collaborazione con Giovanni Pomponio, ideatore del format del convegno.

Il “Patto trasversale per la Scienza” lanciato nel genanio di quest'anno da Roberto Burioni e altri medici e scienziati che ha raccolto finora oltre 6.100 firme è stato sottoscritto oggi anche dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI).

“Sottoscrivere il Patto – ha detto la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli – è una scelta naturale per gli infermieri. Anche nel nuovo Codice deontologico 2019 abbiamo previsto che l’impegno dei nostri professionisti debba basarsi su conoscenze validate dalla comunità scientifica e che sia necessario aggiornare le competenze attraverso studio e ricerca, pensiero critico e riflessione fondata sull’esperienza e buone pratiche per garantire la qualità e la sicurezza delle attività. L’infermiere ha l’obbligo di comunicare in modo scientifico ed etico e di segnalare al proprio Ordine le attività di cura e assistenza infermieristica inappropriate e prive di basi, di riscontri scientifici e di risultati validati. Tutto ciò che il Patto prevede – conclude - sia la politica a garantirne la certezza e gli strumenti per poterlo applicare”.

Occasione della firma è stato il convegno organizzato dal Gruppo Ricerca dell’ordine delle professioni infermieristiche di Bologna, anch’esso tra i firmatari del Patto, in collaborazione con Giovanni Pomponio (Ospedali riuniti di Ancona), ideatore del format del convegno “Scienza & passione per vincere la crisi”, patrocinato dalla stessa FNOPI e dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica, che si è aperto con una lettura magistrale di Guido Silvestri, scienziato italiano di fama mondiale, professore e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center, considerato uno dei massimi scienziati in tema di HIV che con il virologo Roberto Burioni, ricercatore noto per la sua difesa dei vaccini, è stato tra i primi sottoscrittori.

A firmare il Patto sono anche, tra gli altri, quattro premi Nobel (tutti stranieri, tre per la medicina e uno per la chimica), deputati e senatori italiani, Università, esponenti di rilievo delle Regioni, politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, presidenti di Società scientifiche e Fondazioni per la ricerca, Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

Il Patto prevede cinque impegni per la politica:

1) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.

2) Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc.  

3) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.

4) Tutte le forze politiche italiane si impegnano ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.

5) Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.

Il Patto è considerato uno strumento di progresso e di civiltà nelle mani dei cittadini (numerosissimi lo hanno anche sottoscritto). L’obiettivo principale è portare le evidenze scientifiche alla base delle scelte legislative e di governo di tutti i partiti politici, trasversalmente. Rappresenta inoltre un mezzo operativo e una cassa di risonanza per tutti i cittadini che vogliono combattere bufale e fake news in ambito medico-scientifico, così come ciarlatani e pseudomedici e l’occasione per promuovere la cultura della scienza e il metodo scientifico attraverso programmi formativi e divulgativi in ambito scolastico, sanitario e mediatico.

 “Il rispetto della Scienza – ha aggiunto il presidente dell’Ordine di Bologna Pietro Giurdanella – è essenziale per assicurare conoscenze determinate in base a principi rigorosi di verifica della loro validità, lo studio e l’applicazione di metodi teorici e sperimentali per rispondere alle molte domande che nascono dal bisogno di salute. E per crescere come professionisti infermieri e farci garanti di un approccio alla cura qualificato, superando la separazione tra teoria e pratica della scienza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA