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Giovedì 28 NOVEMBRE 2019
Osteopati e chiropratici. Imbarazzo nel Css?
Gentile Direttore,
l’insostenibile leggerezza della Politica genera un turbinio di emozioni su cui, però, domina incontrastato lo sconcerto. La sua Testata riporta che il patto trasversale per la scienza è stato sottoscritto sia da numerosi scienziati che da molti politici tra i quali spicca, per il ruolo ricoperto, la già Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Chiari i punti cardine del documento: “Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere forme di pseudoscienze e…. terapie non basate sulle prove scientifiche…”.
Ma come questo si possa conciliare con le scorribande attuate dalla politica sulla legge 3/18, detta anche legge Lorenzin, non riusciamo proprio a comprenderlo.
Infatti, pur di riconoscere, per via politica, le due nuove professioni sanitarie del chiropratico e dell’osteopata non si è esitato a smontare, “ad professionem”, la legge 43/06 che prevedeva l’obbligatorio e vincolante parere del Consiglio Superiore di Sanità per l’istituzione di nuove professioni sanitarie.
Il tutto a garanzia della loro scientificità e per rendere disponibili nuove e validate terapie, evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già esistenti.
Una scelta lungimirante del legislatore che, con la 43/06, aveva dichiarato la sua incompetenza sulle valutazioni squisitamente scientifiche nonché la sua fragilità a resistere a ben assestate sollecitazioni corporative. (all’epoca il pressing per entrare in campo sanitario era dei Laureati in Scienze Motorie)
Di fronte ad atteggiamenti così marcatamente disinvolti ed ondivaghi della politica anche Giano bifronte impallidirebbe come fosse una sprovveduta educanda.
Ultimamente stanno girando indiscrezioni sull’imbarazzo che aleggerebbe in seno al Consiglio Superiore di Sanità chiamato ad esprimere pareri (non più vincolanti) su queste nuove competenze professionali.
Ministro Speranza, anche Lei ha firmato il Manifesto per la Scienza? La Politica faccia la sua parte ora che le Professioni Sanitarie pare abbiano finalmente deciso di soffermarsi più su ciò che le unisce che su ciò che le divide.
Mauro Gugliucciello e Gianni Melotti
Fisioterapisti
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