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22 DICEMBRE 2019
La diagnosi fisioterapica sta al Fisioterapista come la diagnosi medica sta al Medico
Gentile Direttore,
la diagnosi fisioterapica non c’entra nulla con le competenze avanzate. Lo dico dopo aver preso visione dello scritto del dott. Cavalli che si sente disorientato dopo la lettura del recente articolo di Rodriguez e Benci.
La diagnosi fisioterapica è l’atto preliminare riconosciuto come necessario dalla WCPT (World Confederation for Physical Therapy) in tutte quelle nazioni in cui la professione del Fisioterapista abbia raggiunto un adeguato livello formativo e normativo, con possibilità di accesso diretto da parte dei cittadini. E’ il caso dell’Italia.
Rappresenta la sintesi di anamnesi, esame clinico-funzionale e della documentazione in possesso della persona assistita. E’ l’atto preliminare necessario per svolgere le attività terapeutiche di competenza del Fisioterapista.
La diagnosi fisioterapica sta al Fisioterapista come la diagnosi medica sta al Medico. Se il lettore vuole chiarirsi le idee sulle regole di condotta professionale del Fisioterapista consulti pure il nostro Codice deontologico.
Altre considerazioni le ho già svolte in un recente intervento, su questa testata, dal titolo: Le competenze “esclusive” delle professioni sanitarie vanno maneggiate con cura.
Mauro Gugliucciello
Già Responsabile stesura e revisione Codice Deontologico Fisioterapisti
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