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Lunedì 17 FEBBRAIO 2020
Adi. Omceo Roma: “Regione ci convochi per modificare il decreto”

L’Ordine aveva da subito espresso forti perplessità di merito sul complessivo impianto del decreto. “Ora sembra che la Regione si appresti a rivedere il documento dopo le proteste dei cittadini. L’Ordine rinnova la propria disponibilità per meglio formulare il progetto con pragmatismo e l’ascolto di chi rappresenta tutti i medici che sono a fianco dei malati e delle loro famiglie tutti i giorni”, dichiarano Antonio Magi e Pier Luigi Bartoletti  presidente e vice presidente Omceo Roma.


“Le difficoltà in cui versa l'assistenza domiciliare dopo l’emanazione del decreto varato dalla Regione Lazio lo scorso 31 dicembre, è un fatto che sta creando, come previsto ansia in una fascia di utenti che già vive immersa nel disagio quotidiano.  L'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Roma esprime nuovamente preoccupazione per la situazione di grande incertezza che si è venuta a creare, e torna a offrire la sua disponibilità per arrivare a formulare un nuovo provvedimento più equilibrato a misura dei pazienti”. Lo dichiarano in una nota Antonio Magi e Pier Luigi Bartoletti  presidente e vice presidente Omceo Roma, che però accolgono con favore la decisione della Regione di rivedere il decreto.


“L’Ordine - spiegano Magi e Bartoletti nella nota - fin da subito aveva espresso forti perplessità di merito sul complessivo impianto del decreto  e le norme in esso contenute Una delle critiche era proprio quella relativa alla durata quotidiana dell’assistenza domiciliare bloccata a solo nove ore, mentre per le restanti 15 la famiglia avrebbe dovuto ricorrere al fai da te. Ma anche la famosa libertà di scelta, elemento caratterizzante del nuovo sistema regionale, cosi come formulata, può essere foriera soltanto di una più forte disuguaglianza nell’accesso alle cure, che , per altro, si potrebbe acuire  con l’introduzione del ticket dal 1 gennaio 2021”.

“Ora, da notizie di stampa, sembra che la Regione si appresti a rivedere il documento dopo le proteste dei cittadini. L’Ordine - concludono i vertici dell’Omceo Roma - rinnova la propria disponibilità per meglio formulare il progetto con pragmatismo e l’ascolto di chi rappresenta tutti i medici che sono a fianco dei malati e delle loro famiglie tutti i giorni”.

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