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Venerdì 28 FEBBRAIO 2020
Coronavirus. Un paziente sardo positivo in Lombardia

“Un paziente sardo assistito in Lombardia è risultato positivo al Coronavirus. L’uomo, attualmente in Lombardia, è in quarantena con i suoi familiari”. Lo rende noto, con un comunicato, la Regione Sardegna: “La situazione è sotto controllo e le strutture sanitarie della Regione sono operative per fare fronte ad ogni evenienza”. Luigi Arru: “In Sardegna pur essendo ad oggi negativa l'infezione da Coronavirus, nel nostro reparto ed ospedale ci stiamo preparando gestendo pazienti con gravi infezioni delle vie aeree”.

“Un paziente sardo assistito in Lombardia è risultato positivo al Coronavirus”. Lo rende noto la Regione Sardegna attraverso un comunicato trasmesso nella tarda serata di ieri, venerdì 28 febbraio, dal proprio Ufficio Stampa.
 
“L’uomo – si legge nel comunicato - , attualmente in Lombardia, è in quarantena con i suoi familiari. La task force sarda ha attivato i protocolli nazionali e regionali per individuare e porre a sorveglianza attiva tutte le persone che sono state in stretto contatto col paziente”.
 
Evidenzia la Regione: “La situazione è sotto controllo e le strutture sanitarie della Regione sono operative per fare fronte ad ogni evenienza. Si sottolinea che ad oggi nessuna delle persone sottoposte a vigilanza è in una condizione tale da destare allarme”.
 
Sempre nella serata di ieri, l’ex Assessore alla Sanità Luigi Arru,che lavora nell’unità operativa di ematologia del San Francesco di Nuoro,attraverso il suo profilo Facebook fa sapere che: “In Sardegna pur essendo ad oggi NEGATIVA l'infezione da Coronavirus, nel nostro reparto ed ospedale ci stiamo preparando gestendo pazienti con gravi infezioni delle vie aeree utilizzando dispositivi di protezione personale (PPE), ripassando tutte le procedure di vestizione e svestizione, tutelando il malato e i professionisti, come previsto da tutte le agenzie internazionali e nazionali”.
 
Intanto, mercoledì 26 febbraio, la Segretaria del Consiglio Carla Cuccu (M5S), sentite le dichiarazioni dell’ Assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu, sulla preoccupazione che potrebbe essere difficile tenere il virus fuori dai confini della Sardegna, ricevute inoltre varie segnalazioni da medici e paramedici sulla mancanza presso gli ospedali sardi dei materiali necessari a garantire la sicurezza degli operatori sanitari, ed appreso che nei porti sardi parrebbero non essere effettuati i necessari controlli sui passeggeri per assenza di termo scanner, ha depositato in Consiglio regionale una interrogazione (allegata) sull’allarme Coronavirus.
 
Argomenti quelli dell’interrogazione, accennati in generale anche durante la discussione relativa alla situazione del Coronavirus intrapresa nella seduta pomeridiana del Consiglio riunitosi nella stessa giornata del 26 febbraio, così come si legge dalla nota rilasciata dall’ufficio stampa del Consiglio regionale, in cui si apprende la replica dell’Assessore Nieddu: “Come assessorato alla Sanità abbiamo effettuato una ricognizione dei presidi e delle strutture per garantire agli operatori di operare in sicurezza. Abbiamo alcuni pazienti in sorveglianza attiva e altri in quarantena in casa. Abbiamo una scorta di 24 mila mascherine di tipo Ffp2 e Ffp3, oltre un milione di guanti in nitrile, 16 mila camici e migliaia di occhiali a mascherina, 8 posti letto per le urgenze gravissime e un piano per mettere in quarantena migliaia di sardi elaborato con la protezione civile”. Sui termo scanner l’assessore ha precisato: “Li stiamo acquistando come protezione civile e presto avremo anche medici e infermieri a sufficienza per effettuare i controlli nei porti”.
 
Elisabetta Carredda

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