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Lunedì 02 MARZO 2020
Coronavirus. Miur fissi subito data esame di abilitazione medici



Gentile Direttore,
l’Associazione ALS-Fattore2a plaude al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri che di fatto sblocca l’abilitazione alla professione medica. Circa 5000 laureati in medicina e chirurgia avrebbero dovuto sostenere la prova scritta di 180 domande, estratte dal database noto, il 28 febbraio.  In una situazione in cui la Regione Lombardia, per rispondere all’emergenza COVID-19, sta seriamente considerando di richiamare in servizio personale medico in pensione e anticipare le sedute di laurea in infermieristica. “Gli ospedali in Lombarsia sono vicini al collasso” ha dichiarato l’assessore Regionale Gallera. 
 
In una situazione del genere, l’Associazione ALS-Fattore2a ritiene che il Ministro dell’Università e della Ricerca debba immediatamente fissare una nuova data di abilitazione per far sostenere il test scritto nel mese di marzo ai circa 5000 laureati in medicina e chirurgia. Ci auspichiamo che gli abilitandi abbiano un congruo preavviso per potersi meglio organizzare. Aggiungiamo che il Ministro della Pubblica Amministrazione, con direttiva n°1 del 26 febbraio 2020 stabilisce all'Art.7  che “Nello svolgimento delle procedure concorsuali le amministrazioni adottano le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati, garantendo comunque la necessaria distanza di sicurezza, durante la fase dell'accesso e dell'uscita dalla sede, dell'identificazione e dello svolgimento delle prove”.  Se la situazione emergenziale COVID-19, dato il decorso imprevedibile dei prossimi giorni, impedisse lo svolgimento della prova scritta nel mese di marzo, il Ministero dell’Università, attraverso il Consorzio interuniversitario CINCA, dovrebbe pianificare una prova scritta telematica attraverso il Sistema Unico di Identificazione Digitale (SPID).
 
In questi giorni stiamo ricevendo centinaia di richiesta da parte di abilitandi, soprattutto delle regioni più colpite, che intendono dare una mano in prima persona per contrastare l’emergenza COVID-19. La loro frustrazione è che loro, essendo laureati in medicina, vedono una prova scritta come un ostacolo insormontabile che fa sentir loro in “quarantena”.
 
I membri del Consiglio Direttivo ALS-Fattore2a

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