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Giovedì 05 MARZO 2020
Coronavirus. Governo annuncia maxi intervento da 7,5 mld. Gualtieri: “Previsto incremento risorse per Ssn”. Conte su chiusura scuole: “Non facciamo alla lettera ciò che dicono i tecnici”

In una conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier e il Ministro dell’Economia annunciano l’arrivo di un nuovo decreto con nuove misure per supportare imprese, famiglie e servizi pubblici coinvolti direttamente e indirettamente dall’emergenza. Conte poi torna sulla decisione di chiudere le scuole fino al 15 marzo: “Noi abbiamo una responsabilità politica. Valutiamo a tutto tondo gli aspetti in gioco”. LA LETTERA ALLA UE

“Il Consiglio dei ministri ha concordato di stanziare risorse per 7,5 miliardi a sostegno di famiglie e imprese per far fronte all'emergenza Coronavirus”. È quanto ha annunciato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte dove ha anticipato come nei prossimi giorni arriverà un nuovo decreto cui già si sta lavorando.
 
Nel provvedimento ci saranno “incrementate le risorse per il Servizio sanitario nazionale, la protezione civile e le forze dell'ordine, misure che ci consentiranno di sostenere i redditi e salvaguardare l'occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali perché nessuno deve perdere lavoro per coronavirus”, ha dichiarato in conferenza stampa il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri che ha precisato come ci saranno anche “misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario”.
 
I 7,5 miliardi a disposizione per il prossimo decreto sul Coronavirus “sono risorse significative e ci consentono di fare fronte alle esigenze immediate” dell'emergenza, ha detto il ministro dell'Economia, ricordando che il nuovo decreto “non esaurisce gli interventi necessari: il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti e il sostegno alla crescita”.
 
Riguardo alle prospettive economiche dovute all’emergenza Covid-19 Gualtieri è stato cauto: “È del tutto evidente che l'impatto è significativo ed è negativo ma è del tutto impossibile quantificarlo perché confidiamo nell'azione di contenimento efficace e anche per questo siamo impegnati con il massimo rigore per applicare tutte le indicazioni della comunità scientifica e, a seconda di quella che sarà la durata, l'impatto sarà corrispettivo”.
 
Durante la conferenza stampa poi il premier Conte è tornato a parlare della decisione di chiudere le scuole fino al 15 marzo e dei presunti dissensi del Comitato scientifico alla misura. “Quando dico che ci basiamo su informazioni tecnico scientifiche – ha chiarito il presidente del Consiglio -, non dico che facciamo alla lettera quello che ci dicono i tecnici. Noi abbiamo una responsabilità politica. Valutiamo a tutto tondo gli aspetti in gioco. Noi seguiamo la massima trasparenza. Ma io e i miei ministri ci assumiamo tutta la responsabilità. In questo momento anche gli scienziati non hanno evidenze scientifiche rispetto ad un virus che è nuovo, è chiaro che anche loro hanno difficoltà a dire con certezza alcune cose”.
 
Sulla possibilità di una proroga della chiusura Conte ha precisato che “al momento abbiamo deciso la sospensione delle attività didattiche scolastiche fino al 15 marzo. In prossimità della scadenza, anzi con un certo anticipo per evitare le incertezze, memori di quelle di ieri, torneremo a fare un aggiornamento. Ora non lo so nemmeno io inizieremo a valutare che impatto hanno avuto queste misure sulla diffusione del contagio”.
 

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