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Sabato 07 MARZO 2020
Coronavirus. Provincia Crotone: “Attivare 10 posti in Rianimazione”

Il Presidente facente funzione Dell’Aquila: “Attualmente i posti sono 4, aumentarli per eventuale emergenza. Questo è il momento giusto per intervenire, lo si può fare perché sono disponibili le risorse finanziarie predisposte dal Governo Conte. Interveniamo oggi, perché oggi è il tempo per farlo, perché oggi siamo ancora in tempo a farlo”

“Attivare i 10 posti letto nel reparto di Rianimazione previsti dal Piano Sanitario Regionale per l’Ospedale San Giovanni Di Dio di Crotone per affrontare meglio una eventuale emergenza per il Coronavirus”. Lo chiede il Presidente facente funzione della Provincia di Crotone, Giuseppe Dell’Aquila, che ha scritto al Commissario per la Sanità calabrese, Saverio Cotticelli e al Prefetto di Crotone, Tiziana Tombesi.

Attualmente i posti disponibili in Rianimazione all’Ospedale di Crotone sono quattro effettivi ed uno mobile che si attiva in caso di necessità. “Una dotazione - sostiene il Presidente dell’Ente - che, in considerazione e nel rispetto del Piano Sanitario, e nell’ambito di una gestione responsabile, alla quale il Governo ed il Presidente della Repubblica ci hanno invitati e richiamati, devono essere aumentati almeno fino ai dieci già previsti sulla carta”.

Da qui la richiesta al generale Cotticelli: “Di avviare le procedure per la predisposizione in tempi brevi dei 6 posti letto nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale S. Giovanni di Dio di Crotone, una struttura a servizio di un territorio vasto, una struttura che deve essere messa nelle condizioni di lavorare e di farlo nel migliore dei modi per garantire sicurezza ed assistenza”.

Per Dell’Aquila: “Questo è il momento giusto per intervenire, si può farlo al riparo di una gestione emergenziale che in altri territori si è purtroppo verificata, lo si può fare perché sono disponibili le risorse finanziarie predisposte dal Governo Conte per implementare i reparti di Terapia Intensiva sul territorio nazionale. Interveniamo oggi, perché oggi è il tempo per farlo, perché oggi siamo ancora in tempo a farlo”.

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