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Lunedì 09 MARZO 2020
Coronavirus. Laganà (Coreaps): “Servono specialisti di Igiene Pubblica preposti alle indagini di campo”

Questa la richiesta alla presidente Santelli inviata dal Coordinamento Regionale delle Associazioni delle Professioni Sanitarie che auspica inoltre un incontro urgente “al fine di valutare insieme ai Tecnici del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, come meglio si possa contribuire in questo particolare e grave momento della Sanità Calabrese”

“Il Coreaps esprime il proprio apprezzamento per la prossima presentazione del ‘Piano Operativo’ della Regione Calabria, in merito all’emergenza Coronavirus, alle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della nostra Regione. Inoltre si condivide la sua richiesta inviata al Ministro della Salute Speranza riguardo l’assunzione di Dirigenti Medici specializzati in Malattie Infettive, Pneumologia, Rianimazione, Cardiologia, Medicina interna, Pronto soccorso, oltre al personale infermieristico e Oss e al più generico personale Paramedico. Purtroppo si segnala l’assenza degli specialisti di Igiene Pubblica preposti alle ‘indagini di campo’ per quanto attiene ai contatti dei pazienti Covid 19 positivi”.
 
È quanto scrive in una lettera inviata a Iole Santelli Governatore della Calabria, Carmelo Lagana del Coordinamento Regionale delle Associazioni delle Professioni Sanitarie in Calabria che chiede inoltre un incontro urgente con una delegazione del Coreaps, al fine di valutare insieme ai “Tecnici” del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, come meglio si possa contribuire in questo particolare e grave momento della Sanità Calabrese.
 
E ancora, poiché la tempestività della diagnosi è fondamentale per rallentare il diffondersi del virus, il Coreaps Calabria chiede alla Presidente di voler inserire nel “Piano” un congruo numero di professionisti Tecnici di Laboratorio Biomedico, Tecnici di Radiologia, Tecnici della Prevenzione, Assistenti Sanitari e Fisioterapisti, h 24 in prima linea con turni di lavoro massacranti infrangendo le normative della Unione Europea: “in Calabria – ricorda Laganà – vi sono graduatorie valide da cui attingere”.

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