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Mercoledì 11 MARZO 2020
Coronavirus. Cnel: “Meglio contratti di lavoro autonomo piuttosto che richiamare  medici e infermieri in pensione”

È quanto scrive il presidente Tiziano Treu, nel documento di Osservazioni e proposte al Decreto legge del 2 marzo in conversione in Parlamento.

“Riguardo alla carenza di organico in ambito medico-sanitario, il CNEL ritiene utile sottolineare che una possibile soluzione al problema può rinvenirsi nell’assunzione con contratti di lavoro autonomo o di somministrazione, più che con il richiamo di personale in quiescenza”. E’ quanto scrive il presidente del CNEL, Tiziano Treu, nel documento di Osservazioni e proposte, redatto, sentite le parti sociali, sul ddl A.S. 1746 di conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19”, all’esame della V Commissione Bilancio del Senato
 
“L’emergenza – rileva - ha accentuato le criticità del sistema Paese. Favorire l’accesso alla professione medica e ripensare la normativa sul lavoro autonomo tra le priorità”.
 
“L’emergenza Coronavirus – conclude - deve essere affrontata tenendo conto di un orizzonte di lungo periodo, non soltanto attraverso l’introduzione di misure urgenti, che il CNEL condivide, intraprese durante la crisi epidemiologica. L’emergenza in corso mette in luce gli effetti drammatici di un processo di riduzione del finanziamento del sistema di investimenti pubblici durato molti anni e di una composizione della spesa pubblica inefficace”.

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