quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 24 MARZO 2020
Coronavirus. All’Ao di Padova oltre 30 medici specializzandi volontari pronti a dare una mano

"Quando abbiamo saputo che l’Unità Operativa di Malattie Infettive era in difficoltà per l’aumento ingente dei casi da Coronavirus, non abbiamo esitato a proporci come interlocutori per collaborare alla creazione di una vera e propria rete di supporto”, spiega Andrea Frascati Presidente di MeSPad FederSpecializzandi Padova

Con una nota del nove marzo scorso, i direttori dell’università di Padova, Dipartimento di Medicina – DIMED, considerata la situazione di grossa criticità legata alla diffusione del Coronavirus, per venire incontro alle esigenze di gestione delle attività della UOC Malattie infettive e tropicali, hanno stabilito di chiedere al personale specializzando, di rassegnare la propria disponibilità su base volontaria di svolgere assistenza presso la UOC. Ovviamente affiancati da medici tutors nelle attività assistenziali che prevedono anche l’attività ambulatoriale rivolta a pazienti con patologia infettiva, compresa la nuova infezione da COVID-19.
 
“Quando abbiamo saputo che l’Unità Operativa di Malattie Infettive era in difficoltà per l’aumento ingente dei casi da Coronavirus, non abbiamo esitato a proporci come interlocutori per collaborare alla creazione di una vera e propria rete di supporto, sensibilizzando e coinvolgendo tutti gli specializzandi di Padova. Da un lato abbiamo avviato i contatti con i rappresentanti delle singole scuole di specializzazione alla ricerca di medici volontari, dall’altro ci siamo interfacciati con le direzioni del reparto e del dipartimento costituendo una fondamentale catena di trasmissione delle informazioni”. Commenta Andrea Frascati Presidente di MeSPad FederSpecializzandi Padova”.
 
“Un pensiero va a tutti i colleghi medici che, in queste ore, continuano ognuno nel proprio campo l’attività clinica ed assistenziale al fine fronteggiare un’emergenza che avrà tempi lunghi. Molte sono le segnalazioni di difficoltà che ci sono giunte, soprattutto sulla carenza di dispositivi di protezione individuale e che abbiamo portato all’attenzione dei vertici dell’Ateneo e dell’Azienda, ma - conclude Davide Gorgi, Segretario - ciò non ferma la costante assistenza che gli specializzandi, assieme a tutto il personale sanitario, offrono alla popolazione”. All’istanza dell’università di Padova, Dipartimento di Medicina – DIMED hanno risposto ampiamente molti volontari specializzandi, coprendo abbondantemente le richieste formulate.
 
Endrius Salvalaggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA