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Martedì 24 MARZO 2020
Coronavirus. Fofi: “Senza protezioni ai farmacisti si rischia di mettere a repentaglio accesso al farmaco sul territorio e in ospedale. Governo intervenga”

La Fofi interviene nuovamente per sollecitare il Governo a dotare subito tutti i farmacisti dei dispositivi di protezione individuali indispensabili per poter continuare a lavorare a contatto con il pubblico. "Non tutelare anche i farmacisti significa mettere a rischio la possibilità per i cittadini di poter continuare ad accedere ai farmaci di cui hanno bisogno come hanno potuto fare finora. La capillarità del nostro servizio è fondamentale per ridurre gli spostamenti inutili e, quindi, la stessa diffusione del contagio". Così il presidente della Federazione Andrea Mandelli. 

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti ha nuovamente presentato oggi la richiesta di dotare al più presto con la massima urgenza tutti i farmacisti operanti nelle farmacie, negli ospedali e nelle parafarmacie, nonché i loro collaboratori, di idonei dispositivi di protezione individuale per la necessaria protezione dal rischio di contagio.
 
La richiesta è stata inoltrata al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Capo del Dipartimento della Protezione civile e al Commissario Straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri.
 
“La situazione ha da tempo superato il livello di guardia per le decine di migliaia di professionisti e di collaboratori che operano a diretto contatto con il pubblico ogni giorno senza una protezione adeguata”,  dice il presidente della FOFI, Andrea Mandelli.
 
“Professionisti che, come i colleghi dell’ospedale, temono per sé, per le proprie famiglie e per tutte le persone con cui entrano in contatto ogni giorno. Non tutelare anche i farmacisti significa mettere a rischio la possibilità per i cittadini di poter continuare ad accedere ai farmaci di cui hanno bisogno come hanno potuto fare finora. La capillarità delle farmacie e degli esercizi di vicinato è altresì fondamentale per ridurre gli spostamenti inutili e, quindi, la stessa diffusione del contagio”.
 
“E’ venuto il momento - conclude Mandelli - di prendere provvedimenti per salvaguardare questi presidi che si sono confermati, anche in questa occasione, un avamposto fondamentale del Servizio sanitario nazionale”

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