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Giovedì 26 MARZO 2020
Coronavirus. Simeu: “Il 40% dei casi delle diagnosi si concentra in pronto soccorso. Urgente cambiare approccio organizzativo”

I dati di una survey della Società scientifica nelle province più colpite dal contagio. Si tratta di un impegno enorme per le nostre strutture che in questi giorni, devono necessariamente, e il più rapidamente possibile, cambiare percorsi, protocolli e approccio organizzativo per far fronte alla straordinaria situazione di emergenza, determinata dalla rapida diffusione del contagio".

“Quotidianamente, 4 diagnosi di COVID19 su 10 si concentrano in pronto soccorso, mentre il restante si distribuisce fra medici di Medicina generale, distretti di Sanità pubblica e casi di pazienti già ricoverati in ospedale”. È quanto risulta da un’indagine condotta da Simeu, Società italiana di Medicina di emergenza-urgenza, in un arco di tempo di 24 ore, fra le 18.00 di giovedì 19 marzo la stessa ora di venerdì 20 marzo, su un campione di 100 pronto soccorso sui 650 totali in Italia, che si trovano però nelle province del nord del Paese più colpite dalla diffusione del contagio.
 
“Per capire l’impatto del virus sui pronto soccorso d’Italia - specifica Salvatore Manca, presidente nazionale Simeu - si deve pensare che i casi che risultano positivi costituiscono solo il 50% dei percorsi di diagnosi avviati in ps. L’altra metà dei pazienti risulta per fortuna negativa ma solo al termine di un iter di valutazione e presa in carico da parte del personale di pronto soccorso. Si tratta di un impegno enorme per le nostre strutture che in questi giorni, devono necessariamente, e il più rapidamente possibile, cambiare percorsi, protocolli e approccio organizzativo per far fronte alla straordinaria situazione di emergenza, determinata dalla rapida diffusione del contagio. Su questo i professionisti della società scientifica sono impegnati quotidianamente nella cura dei pazienti e, contemporaneamente, nell’elaborazione di nuovi percorsi organizzativi e clinici”.
 
 
 

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