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Giovedì 26 MARZO 2020
Coronavirus. In Spagna 10.000 nuovi casi in 24 ore. Salgono a 56.000 i contagiati e ad oltre 4.000 i decessi. E anche qui, come in Italia, i più colpiti sono gli anziani

I pazienti ricoverati in ospedali sono 31.912, e 3.679 quelli attualmente in terapia intensiva. Il tasso di letalità grezzo si impenna così al 7,2%. Analizzando i dati su contagi e letalità per fasce d'età, viene fuori uno scenario quasi sovrapponibile a quello italiano. Anche in Spagna, infatti, la fascia d'età più colpita dal virus è rappresentata dagli over 75. Oltre la metà di tutti i ricoverati in Spagna ha più di 70 anni. E la maggior parte dei decessi si registra tra persone con più di 80 anni

I contagi da coronavirus in Spagna continuano a crescere ad un ritmo spaventoso. In appena 24 ore sono passati da 47.610 a 56.188. I morti intanto arrivano a 4.089, di questi 655 solo nell'ultima giornata. I pazienti ricoverati in ospedali sono 31.912, e 3.679 quelli attualmente in terapia intensiva. Il tasso di letalità grezzo si impenna così al 7,2%.
 

 


Anche la penisola iberica supera quindi la Cina per numero di decessi e si avvicina così pericolosamente al 'caso' Italia.
 
Ad incidere sull'alto tasso di letalità potrebbe essere il numero di tamponi eseguiti. Erano solo 30.000 al 18 marzo (a quella data in Italia erano 165.541). L'intenzione del Governo era di eseguire testo a tappeto per il Paese con l'intento di individuare ed isolare immediatamente i pazienti asintomatici. Ne erano stati ordinati 5 milioni. Ma i test rapidi comprati dal ministero dello Salute spagnolo in Cina sono stati bollati dai laboratori di microbiologia come “imprecisi” e malfunzionanti perché “danno molti falsi negativi”. Da qui il rallentamento rispetto a quanto programmato.
 
Ma analizzando i dati su contagi e letalità per fasce d'età, viene fuori uno scenario quasi sovrapponibile a quello italiano. Anche in Spagna, infatti, la fascia d'età più colpita dal virus è rappresentata dagli over 75. Oltre la metà di tutti i ricoverati in Spagna ha più di 70 anni.


 
E la maggior parte dei decessi si registra tra persone con più di 80 anni. 

 
Anche in questo caso, quindi, a differenza di quanto sta avvenendo in altri Paesi, ad essere colpita è stata per la maggior parte una popolazione più anziana e quindi sicuramente più esposta a complicanze e al rischio di un esito infausto della malattia.
 
Giovanni Rodriquez

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