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Lunedì 05 LUGLIO 2010
Appello dei medici ai cittadini: “Aiutateci a difendere il Ssn”

Prosegue la protesta dell’intersindacale contro la manovra economica varata dal Governo. Ora anche con una lettera aperta rivolta a tutti i cittadini italiani per invitarli a scendere in campo per difendere il Ssn.

“Chiediamo a Te, caro Cittadino, di aiutarci a difendere i tuoi diritti a tutela della salute su tutto il territorio nazionale. Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del servizio sanitario pubblico di operare per escluderlo dai tagli previsti dalla manovra economica”. Questo l’appello lanciato agli italiani dai dirigenti medici, veterinari, sanitari e amministrativi del Ssn, che in una lettera aperta rivolta ai cittadini denuncia: “Il nostro servizio sanitario sta per essere travolto da una serie di provvedimenti che metteranno a rischio i servizi oggi garantiti con pesanti effetti sulla vita delle persone”.

In particolare, l’intersindacale illustra in due punti gli effetti della manovra:
• “La manovra taglierà i trasferimenti economici dallo Stato alle Regioni e ai Comuni e di conseguenza ridurrà le prestazioni nei settori della disabilità, della salute mentale e degli anziani fragili; condizionerà negativamente anche i servizi sanitari ospedalieri e territoriali e scompariranno le politiche della prevenzione”.
• “La manovra porterà al licenziamento di migliaia di medici precari impegnati nei settori dell’Emergenza e al pensionamento di 30.000 medici e dirigenti sanitari con l'impossibilità di assicurare la continuità assistenziale e l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza a causa della riduzione dei posti letto e delle sedute operatorie e comporterà l’allungamento delle liste di attesa anche per le prestazioni radiologiche di alta tecnologia”.

E lancia l’allarme:
“Il risultato finale sarà la riduzione della qualità e della quantità delle prestazioni erogate ai cittadini italiani.
Con questi presupposti si rischia di avere diritti diversi a seconda delle condizioni economiche delle Regioni nelle quali si vive e di essere privati del SSN, quale presidio fondamentale della tutela della salute: un diritto costituzionale che deve essere riconosciuto a tutti senza distinzioni di censo.
Chi può contare su adeguate condizioni economiche si rivolgerà al privato, ma chi vive in condizioni economiche disagiate o del proprio stipendio di dipendente o di una modesta pensione si dovrà mettere in fila!!”

Contro tutto questo, l’intersindacale invita i cittadini ad “aiutarci a difendere i tuoi diritti a tutela della salute su tutto il territorio nazionale” e a “operare per escludere il Ssn dai tagli previsti dalla manovra economica”.
 

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