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Venerdì 10 APRILE 2020
Coronavirus. Lieve discesa dei nuovi casi. Prosegue il calo dei pazienti ricoverati e in terapia intensiva. Cts: “Va potenziata l’assistenza sul territorio”

Rispetto a ieri si registrano 3.951 casi in più con un totale che sale a 147.577 di cui 30.455 persone guarite (+1.979 rispetto a ieri pari al +7%) e 18.279 deceduti (+609 rispetto a ieri pari al +3%). Le persone attualmente positive sono quindi 96.877 (+1.615 rispetto a ieri pari al +2%). Complessivamente sono stati effettuati tamponi (+46.244 rispetto a ieri). Gli operatori sanitari contagiati salgono a 15.314. IL REPORT

I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 147.577 (+3.951 rispetto a ieri pari al +3%), tra cui 30.455 persone guarite (+1.985 rispetto a ieri pari al +7%) e 18.849 deceduti (+571 rispetto a ieri pari al +3%). Le persone attualmente positive sono quindi 98.273 (+1.396 rispetto a ieri pari al +1%). Complessivamente sono stati effettuati 906.864 tamponi +53.495 dei quali oltre 560 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana e Veneto.

Questi i dati principali dell’aggiornamento odierno forniti dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18. Rispetto a ieri si registra un calo lievissimo dell’incremento dei casi e dei nuovi positivi. Prosegue il trend di diminuzione dei pazienti ricoverati e in terapia intensiva così come cala il numero dei decessi giornalieri anche se pur sempre elevato. In aumento il numero dei tamponi.
 
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 29.530 i malati in Lombardia (+456 rispetto a ieri pari al +2%), 13.350 in Emilia Romagna (+92 pari al +1%), 10.647 in Veneto (+198 pari al +2%), 11.576 in Piemonte (+240 pari al +2%), 3.316 nelle Marche (-85 pari al -2%), 2.963 in Campania (+90 pari al +3%), 3.301 in Liguria (+48 pari al +1%), 5.822 in Toscana (+119 pari al +2%), 3.633 nel Lazio (+101 pari al +3%), 1.398 in Friuli Venezia Giulia (+8 pari al +1%), 1.967 in Sicilia (+25 pari al +1%), 2.336 in Puglia (+35 pari al +2%), 1.635 in Abruzzo (+69 pari al +4%), 1.994 nella Pa di Trento (+16 pari al +1%), 193 in Molise (+4 pari al +2%), 752 in Umbria (-40 pari al -5%), 1.317 in provincia di Bolzano (+2 pari al +0,2%), 786 in Calabria (+21 pari al +3%), 876 in Sardegna (+0)), 602 in Valle d’Aosta (-7 pari al -1%) e 279 in Basilicata (+4 pari al +1%).
 
Le vittime sono 10.238 in Lombardia (216 in più di ieri pari al +2%), 2.397 in Emilia Romagna (+81 pari al +3%), 793 in Veneto (+37 pari al +5%), 682 nelle Marche (+13 pari al +2%), 1.532 in Piemonte (+78 pari al +5%), 709 in Liguria (+27 pari al +4%), 263 nel Lazio (+10 pari al +4%), 179 in Friuli Venezia Giulia (+8 pari al +5%), 198 in Abruzzo (+4 pari al +2%), 454 in Toscana (+46 pari al +11%), 231 in Campania (+4 pari al +2%), 107 in Valle d’Aosta (+2 pari al +2%), 275 nella Pa di Trento (+7 pari al +3%), 191 nella Pa di Bolzano (+4 pari al +2%), 148 in Sicilia (+10 pari al +7%), 69 in Sardegna (+5 pari al +8%), 65 in Calabria (+4 pari al +7%), 13 in Molise (+0), 52 in Umbria (+1 pari al +2%), 15 in Basilicata (+1 pari al +7%) e 238 in Puglia (+13 pari al +6%).
 
Delle persone attualmente positive (98.273) sono ricoverate con sintomi 28.242 (-157 pari a -0,6% rispetto a ieri), 3.497 (-108 pari a -3%) sono in terapia intensiva, mentre 66.534 (+1.661 pari al +3%) si trovano in isolamento domiciliare.
 
“Il fatto che il 63% dei deceduti avesse tre o più patologie pregresse ci dice due cose: che chi si trova in queste condizioni deve fare molta attenzione e seguire le indicazioni dei medici; che le strutture sul territorio vanno potenziate. Parlo di assistenza domiciliare, Rsa, cure palliative, di hospice, riabiltazioni”, ha detto Roberto Bernabei, componente del Comitato tecnico scientifico e geriatra del Policlinico Gemelli di Roma, nel corso del punto quotidiano con la stampa alla protezione civile-
 




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