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Martedì 06 LUGLIO 2010
Manovra: appello dei medici a Napolitano, Schifani e Fini

Dopo la lettera aperta ai cittadini, l’intersindacale della dirigenza del Ssn scrive al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Senato, Renato Schifani, e al presidente della Camera, Gianfranco Fini, per chiedere di intervenire sulla manovra che “senza modifiche, la manovra economica distrugge il servizio sanitario pubblico”.

Le organizzazioni sindacali della Dirigenza medica, sanitaria, veterinaria ed amministrativa del Servizio sanitario richiamano ancora una volta l’attenzione del Governo sugli effetti della manovra economica per la quale si appresta a chiedere la fiducia del Parlamento. In una lettera inviata oggi al Presidente della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato, i professionisti della sanità italiana denunciano di essere “sottoposti di fatto ad una doppia manovra con penalizzazioni senza pari quali il blocco contrattuale, tagli stipendiali, annullamento delle progressioni di carriera ancorché finanziate non dalle casse pubbliche, ma dal contratto nazionale di lavoro”.

Secondo l’intersindacale, inoltre “passa sotto silenzio il destino di migliaia di giovani che dopo un decennale periodo formativo si vedono taglieggiate le loro retribuzioni fino ad un terzo del loro valore. Senza contare lo stravolgimento del loro stato giuridico aperto alla invadenza della politica”.

Conseguenze di cui, denunciano i sindacati, il Governo sembra non tenere conto. Così come non si tiene conto dei rischi che la manovra comporta per i servizi ai cittadini e la tenuta del Servizio sanitario pubblico. Per questo le organizzazioni sindacali  chiedono al Governo e al Parlamento di tenere nella dovuta considerazione le esigenze espresse e si dicono pronte comunque a continuare ed inasprire le azioni di protesta avviate fino allo sciopero nazionale del 19 luglio.
 
(E.M.)

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