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Martedì 26 MAGGIO 2020
Dopo il sit in in Regione, Nursind presenta ad Icardi una proposta di riparto del fondo premialità

Il Nursind chiede che il 90,24% del fondo per il comparto sia destinato a coloro che si sono occupati dell’assistenza diretta ai pazienti covid (23.007 infermieri e 6.009 oss), "con una percentuale di differenziazione tra i servizi più a rischio e quelli meno, senza escludere chi si é ammalato per via del covid". L’8,5% del fondo rimanente andrebbe destinato al restante personale sanitario e tecnico e 1,2% al personale amministrativo. Ad Icardi chiesti anche, “per i prossimi anni, risorse aggiuntive regionali per il personale”, e “di intervenire sulla questione della cumulabilità delle indennità”.

Il Nursind Piemonte ha presentato questa mattina alla Regione la propria proposta di criteri per la ripartizione del fondo destinato alla premialità covid 19 del personale del comparto sanità.
 
“Questa mattina - spiega il sindacato in una nota -, dopo la manifestazione di mercoledì 20 maggio, abbiamo incontrato l assessore alla sanità Luigi Icardi e il direttore regionale dott. Fabio Aimar, ai quali abbiamo potuto presentare la nostra proposta per la ripartizione dei 41 milioni di euro da destinare agli operatori del comparto sanità della nostra regione. Un tavolo separato dagli altri sindacati che hanno chiesto alla regione di escluderci dai loro incontri in quanto non firmatari del contratto”.
 
“Riteniamo - prosegue il Nursind - di aver portato le istanze della prima linea, l’ unica prima linea che ha permesso al Piemonte di gestire ed uscire da questa emergenza”.
 
Nei dettagli, il sindacato ha chiesto “come pregiudiziale, di premiare in maniera prevalente chi si é occupato dell’assistenza diretta, della presa in carico del paziente e della continuità assistenziale, erogando il 90,24% del fondo, 37 milioni dei 41 previsti, ai 23007 infermieri e 6009 oss per un totale di 29016 unità, il 63% del personale del comparto. Una indennità legata alla presenza, con una percentuale di differenziazione tra i servizi più a rischio e quelli meno, senza escludere chi si é ammalato per via del covid”.
 
Per il restante personale sanitario e tecnico, 9073 unità, destinare 8,5% del fondo,  3,5 milioni, “premiando maggiormente chi ha effettuato prestazioni dirette sui pazienti”.

Infine, per 6462 unità di personale amministrativo destinare l’1,2% del fondo, 500 mila euro con una media pro capite di circa 70 euro,  “premiando maggiormente chi ha lavorato nei reparti e servizi a contatto diretto con i pazienti e/o con l’utenza”.
 
“Questo - spiega il Nursind - è il perimetro della proposta che abbiamo avanzato e che chiediamo di accogliere per riconoscere una giusta premialità a chi ha vissuto maggiormente rischio e disagio e chi del paziente se ne occupato direttamente, integralmente e continuamente”.
 
Il sindacato ha inoltre chiesto a Icardi, “per i prossimi anni, risorse aggiuntive regionali per il personale, di intervenire sulla questione della cumulabilità delle indennità”. E ricordato che “molte aziende non hannuo ancora approvato un piano di ferie estive”.
 
Dal Nursind un “Grazie” all’assessore “per la disponibilità  e l attenzione mostrateci”.

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