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Martedì 30 GIUGNO 2020
Cancro infantile. Per chi sopravvive ed è intollerante all’esercizio fisico, salute mentale più a rischio

L’intolleranza all’esercizio fisico, nei sopravvissuti a un cancro infantile, può preludere a una peggiore salute mentale nel corso della vita. L’evidenza emerge da uno studio che, negli USA, ha esaminato i dati trasversali su 1.041 adulti sopravvissuti a un tumore pediatrico e 286 controlli. Per intolleranza all’esercizio fisico s’intende un massimo consumo di ossigeno relativo inferiore all’85% dei livelli stimati in base a sesso e età per il test da sforzo cardiopolmonare massimale

(Reuters Health) – Gli adulti sopravvissuti a un cancro in età infantile, che non tollerano l’esercizio fisico, presentano maggiori probabilità di avere problemi di salute mentale nel corso della vita.

Alcuni ricercatori della St Jude Lifetime Cohort hanno esaminato i dati trasversali su 1.041 adulti sopravvissuti a un tumore pediatrico e 286 controlli.
Nel complesso, 634 sopravvissuti (60,9%) e 75 controlli (26,2%) erano intolleranti all’esercizio fisico, ossia presentavano un massimo consumo di ossigeno relativo inferiore all’85% dei livelli stimati in base a sesso e età per il test da sforzo cardiopolmonare massimale.

Dopo l’aggiustamento per età alla diagnosi di cancro, età alla valutazione con test da sforzo cardiopolmonare, razza/etnia, fumo e attività fisica, le persone intolleranti all’esercizio fisico avevano maggiori probabilità rispetto alle controparti di avere ansia (rapporto tra tassi di prevalenza 1,95), somatizzazione dei disturbi (PRR 1,86), depressione (PRR 1,31) e sofferenza emotiva globale (PRR 1,50).

Per quanto riguarda lo status sociale, i soggetti con intolleranza all’esercizio fisico presentavano anche maggiori probabilità di essere disoccupati (PRR 1,76) e non sposati (PRR 1,33) e minori probabilità di essere laureati (PRR 0,67).
 
Inoltre, dopo l’aggiustamento per esposizione al trattamento e patologie croniche, l’intolleranza all’esercizio è risultata associata a una peggiore funzionalità fisica (PRR 5,54), un maggior dolore fisico (PRR 2,14) e peggiori condizioni generali di salute (PRR 2,31).

“L’intolleranza all’esercizio fisico nei sopravvissuti a un tumore infantile è correlata a esiti cognitivi, malattie croniche e mortalità; tuttavia, non sapevamo nello specifico come ciò influisse sul benessere percepito nella vita quotidiana”, ha dichiarato l’autrice principale dello studio Kirsten Ness ,del St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis.

Rispetto ai sopravvissuti a un tumore infantile, i controlli avevano maggiori probabilità di essere di etnia caucasica (90,2% vs 85,2%), più giovani (età media 34,5 vs 35,5 anni) e di fare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica da moderata a intensa (62,6% vs 51,0%).

I controlli avevano anche minori probabilità di essere affetti da malattie cardiache (6,6% vs 23%), polmonari (7% vs 30,4%) o neurosensoriali (5,2% vs 25,7%).

Fonte: JAMA Oncology
 
Lisa Rapaport

 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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