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Mercoledì 01 LUGLIO 2020
A Vo’ Euganeo il 40% dei casi di Coronavirus erano asintomatici

All’indomani del primo decesso italiano per Covid, il 21 febbraio, Vo’ Euganeo, cittadina in provincia di Padova, è stata messa in quarantena per 14 giorni, durante i quali i cittadini sono stati sottoposti a uno screening di massa, oggetto di uno studio condotto dal professor Andrea Crisanti e pubblicato da Nature.

(Reuters Health) – Dallo screening di massa condotto a Vo’ Euganeo, cittadina simbolo del lockdown italiano, è emerso che, nel 40% dei casi, le persone positive al Sars-CoV-2 erano asintomatiche. Un’evidenza che porta a rivalutare il ruolo degli asintomatici nella trasmissione del virus. L’analisi dei dati dello studio – condotto dal professor Andrea Crisanti, virologo dell’Università di Padova e dell’Imperial College di Londra – è stata pubblicata da Nature.
 
“Nonostante la trasmissione ‘silente’ e diffusa, la malattia può essere controllata”, sottolinea Crisanti “Testare tutti i cittadini, a prescindere che abbiano o meno sintomi, è uno strumento utile per impedire che i focolai sfuggano di mano”. Vo’, che ha una popolazione di circa 3.200 abitanti, è stata immediatamente messa in quarantena per 14 giorni dopo il primo decesso italiano per COVID-19, avvenuto il 21 febbraio.

Durante quelle due settimane, i ricercatori hanno testato la maggior parte della popolazione per Sars-CoV-2. All’inizio della quarantena, il 2,6% della popolazione, 73 persone, era positivo. Dopo due settimane, i positivi erano solo 29. In entrambi i momenti del rilevamento, circa il 40% dei casi positivi non mostrava sintomi e non li aveva sviluppati. Lo studio, infine, non ha registrato alcuna differenza statisticamente significativa nelle cariche virali tra casi sintomatici e asintomatici.

Fonte: Nature
 
Kate Kelland
 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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