quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 03 LUGLIO 2020
Revisione rete ospedaliera. Anaao: “Indispensabile il coinvolgimento dei sindacati”

La Giunta avrebbe iniziato ad affrontare la questione di una revisione della delibera 1-600 del 2014 sulla rete ospedaliera, anche alla luce delle criticità emerse con il coronavirus. Per l’Anaao il riordino del futuro Ssr non può che passare anche dal coinvolgimento dei medici: “Siamo noi medici che operiamo quotidianamente in grembo al SSR, e chi meglio di noi può fornire informazioni preziose per abbattere criticità e squilibri?”.

La Regione Piemonte sta valutando di modificare la delibera 1-600 del 2014 sulla rete ospedaliera, anche alla luce delle debolezze del sistema emerse durante l'emergenza Covid. E se l’Anaao accoglie con favore l’idea di modifiche alla rete osperdaliera, chiede però un coinvolgimento dei sindacati in tutto il processo.

Per l’Anaao quelli emersi durante il covid sono limiti “da sempre da noi denunciati per una Legge di riordino in materia sanitaria, che nata in tempi di austerità ed in piano di rientro, ha prodotto prevalentemente tagli ai posti letto, oltre ad una rilevante riduzione dei medici ospedalieri in attività. Per converso le previsioni della DGR 1-600 circa lo sviluppo del territorio erano molto poco ambiziose. Tutto ciò è stato drammaticamente evidenziato dall’emergenza COVID, con Ospedali in forte affanno e Territorio pressoché assente”.

“Il riordino del futuro SSR - evidenzia l’Anaao Piemonte - non può che passare anche dal coinvolgimento dei medici; siamo infatti noi medici che operiamo quotidianamente in grembo al SSR, e chi meglio di noi può fornire informazioni preziose per abbattere criticità e squilibri. L'esclusione dei sindacati dai Tavoli di Lavoro regionali nell’emergenza Covid-19 ha dimostrato tutti i gravi limiti della decisione: chiediamo di non ripetere l'errore e che le rappresentanze sindacali non siano nuovamente escluse”.

In particolare l’Anaao Piemonte chiede essere coinvolta nella riorganizzazione dei posti letto ospedalieri e nella modulazione dei servizi. “Chiediamo che vengano previsti nel piano la concreta attuazione dei nuovi ospedali (TO5, Novara, Parco della Salute, VCO). E’ poi necessario rivedere la rete per patologie tempo dipendenti e valutare l'eventuale riconversione di Presidi che non offrono prestazioni sufficienti per garantire la qualità dei servizi.Sarà indispensabile infine prevedere la Riorganizzazione del Territorio, con potenziamento delle cure domiciliari, dell’ADI e dell’Assistenza Territoriale. Il contributo dei lavoratori in queste decisioni è indispensabile”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA