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Lunedì 13 LUGLIO 2020
“Vaccinazioni straordinarie contro influenza e pneumococco”. Appello dei medici Snami alle Regioni

Il sindacato autonomo si rivolge agli assessori. Testa: “E’ estremamente importante una vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica, effettuata in anticipo nel mese di settembre e rivolta in particolare a persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19, influenza e malattie respiratorie”.

I presidenti Regionali dello Snami scrivono agli Assessori alla Salute delle proprie regioni per sollecitare una “intensa vaccinazione antiinfluenzale e antipneumococcica”.
 
“L’imperativo Snami - dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami - è quello di una vaccinazione straordinaria anche attraverso l’attivazione di campagne di informazione/educazione della popolazione e degli operatori sanitari e il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei SISP al fine di vaccinare il maggior numero possibile di cittadini. E’ estremamente importante una vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica, effettuata in anticipo nel mese di settembre e rivolta in particolare a persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19, influenza e malattie respiratorie. Andranno vaccinati tutti gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza e andrà fortemente raccomandata nei confronti di tutto il personale sanitario, scolastico ed agli addetti ai servizi pubblici. Lo SNAMI chiede che ci siano finanziamenti straordinari perché la vaccinazione dovrà essere quest’anno a tappeto in termini di numeri e particolare per situazione logistica delle modalità operative vaccinali. Non potendo vaccinare in sicurezza all’interno degli studi dei MMG sollecitiamo che le stesse vengano effettuate all’interno delle palestre e dei locali pluriuso dei comuni, con coinvolgimento della protezione civile e delle Asl”.
 
“Attenzione a non prevedere la straordinarietà del momento - ammonisce e conclude Angelo Testa - perché se ci sarà un rifiuto a mettere in campo finanziamenti aggiuntivi si prenda in considerazione che, esaurito il budget a disposizione, una parte dei vaccini possano essere effettuati in regime libero professionale”.

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