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Giovedì 16 LUGLIO 2020
“Positivi”. Un libro per ritrovare sé stessi dopo il lockdown

Se un virus ha cambiato il mondo ora noi possiamo forse cambiare qualcosa nelle nostre vite, con una maggiore fiducia in noi stessi e negli altri, con un po’ di consapevolezza in più su quanta forza si nasconda dietro ad una maschera (e anche una mascherina) di apparente fragilità

La parola 'positivi' per mesi ha avuto un significato negativo, e per diverse persone potrà continuare ad averlo perché legato ad un tampone, ad un’analisi clinica.
 
Nel nostro libro proviamo a ribaltare questa esperienza drammatica, affrontando i diversi aspetti psicologici e sociali della pandemia. Il termine “positivi” può tornare ad assumere la sua connotazione originaria, buona, rincuorante. Anche in senso clinico-diagnostico, se l’attribuiamo alla scoperta, attraverso l’analisi sierologica, di aver sviluppato gli anticorpi all'infezione, e di essere negativi al tampone, da fare possibilmente subito.
 
È questo l’obiettivo del volume, per aiutare a ritrovarsi con sé stessi, nei pensieri e nelle relazioni affettive e sociali con gli altri, con alcuni suggerimenti per poter riconoscere i segnali di allarme psicologico e migliorare il nostro benessere, cogliendo le opportunità che comunque questa storia inaspettata e tragica ci ha dato.
 
Non è certo una rimozione di quanto è accaduto, ma al contrario è un percorso che attraversa il dolore e le paure delle “ore più buie” per analizzare le problematiche psicosociali ed emotive correlate alla pandemia Covid-19, con un occhio al passato ma guardando soprattutto al presente e al futuro.
 
Partendo dalla ferita nell’anima della morte degli anziani “senza volto”, fino al ruolo non riconosciuto delle donne, passando attraverso le fake news, il disagio mentale pervaso da pregiudizi e l’evoluzione dei nostri modelli di vita, nel privato come nel lavoro con lo smart working. Considerando la parte giocata dal rapporto tra economia e salute. E per il lettore sarà difficile dimenticare la straziante ma bellissima lettera di un nonno ricoverato in una RSA, con la consapevolezza della morte imminente, indirizzata a figli e nipotini. Un colpo allo stomaco per tutti.
 
Nel volume vogliamo provare a rispondere alle domande più comuni sulle problematiche psicosociali ed emotive correlate alla pandemia Covid-19, con una visione ottimistica anche per chi ha già incontrato o incontrerà il virus, direttamente od indirettamente, nella sua vita. Tutto ciò - anche con l’aiuto di qualche aforisma illuminante, divertente e anche irriverente - per sorridere e capire come le nostre emozioni, paure, speranze, vissute in questo momento straordinario, abbiano già attraversato le anime dell’umanità, da sempre.
 
In questa ottica abbiamo chiesto un contributo altamente qualificato a Massimo Biondi, Ordinario di Psichiatri all’Università Sapienza di Roma e, per la parte riguardante i minori e gli adolescenti a Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e saggista. Infine, è stata per noi un vero regalo, avere la prefazione di Piero Chiambretti, che aveva rifiutato di scrivere un libro per la Mondadori sulla sua drammatica esperienza personale del Covid-19.
 
Un riconoscimento al nostro lavoro, per il quale abbiamo deciso di devolvere integralmente i nostri diritti economici di autori a favore dell’Istituito Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.
 
Se un virus ha cambiato il mondo ora noi possiamo forse cambiare qualcosa nelle nostre vite, con una maggiore fiducia in noi stessi e negli altri, con un po’ di consapevolezza in più su quanta forza si nasconda dietro ad una maschera (e anche una mascherina) di apparente fragilità.
 
Maria Emilia Bonaccorso e Massimo Cozza
 

 
POSITIVI
RITROVARSI DOPO IL DISAGIO EMOTIVO DA PANDEMIA
a cura di
Maria Emilia Bonaccorso, Massimo Cozza

 
Prefazione di
Piero Chiambretti
 
con i contributi di
Massimo Biondi, Maria Rita Parsi
 
Editore
Edizioni Publiedit

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