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Giovedì 30 LUGLIO 2020
Riforma sanitaria della Sardegna. Via libera delle commissioni, ma il Cal esprime dubbi

Una proposta “poco coraggiosa, poco incisiva e poco decisiva”, l’ha definita il Consiglio delle Autonomie Locali. Il testo unificato ha però ricevuto il via libera anche della commissione Bilancio, e ora passa all’esame del Consiglio. Per Gallus, “la legge rappresenta uno spartiacque fra passato e futuro, fra una visione centralista fondata sull’Ats ed una rivolta ai territori, più vicina al paziente”. IL PARERE DEL CAL

La riforma del Ssr della Sardegna è pronta ad approdare in Consiglio. Dopo le perplessità sollevate sul testo unificato D.L. n. 112 - P.L. n. 121 in conclusione del suo primo iter con l’approvazione in Commissione Sanità, l’articolato ha infatti ottenuto il parere finanziario favorevole dalla maggioranza dei componenti della Commissione Programmazione e bilancio. Anche se non convince il Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna (Cal) per il quale “la proposta appare poco coraggiosa, poco incisiva e poco decisiva”.

Il Consiglio delle Autonomie Locali avrebbe infatti auspicato, come spiegato tra i diversi punti di approfondimento contenuti nel suo parere sulla riforma proposta, all’individuazione di norme di natura straordinaria ed eccezionale mirate ad affrontare ogni problematica in tempi brevi. Ciò, in considerazione anche di quanto sta emergendo in tutta la sua gravità con i disagi causati dalla carenza drammatica del personale medico e sanitario, dai conseguenti disservizi sanitari delle sedi disagiate ed insulari, ma che si stanno estendendo anche in altre realtà del territorio. Così come viene fatta critica sul taglio da parte della Commissione Sanità di una clausola  che “lasciava una speranza di poter adottare correttivi”, in corso d’opera di sviluppo della riforma se necessari.

Rientrato dunque dopo i suddetti pareri in Commissione Sanità, il testo unificato della riforma è stato approvato a maggioranza per essere trasmesso all’esame dell’Assemblea legislativa, con la contrarietà dell’opposizione e dell’astensione dei Riformatori.

Il Presidente della Commissione Sanità Domenico Gallus, come riporta l’ufficio stampa del Consiglio, dichiara soddisfatto: “La commissione ha concluso in modo brillante un lungo lavoro affrontato con grande impegno e caratterizzato dalla volontà di ascolto di tutti i portatori di interesse. La legge dal nostro punto di vista rappresenta uno spartiacque fra passato e futuro, fra una visione centralista fondata sull’Ats ed una rivolta ai territori, più vicina al paziente, ai suoi bisogni ed alle sue aspettative. E’, del resto, quanto ci hanno detto le istituzioni, le categorie e le persone che abbiamo ascoltato in questi mesi di confronto”.

Ed è anche quanto dice, in sostanza, secondo Gallus: “Lo stesso Cal nel suo parere, quando individua nell’Ats l’errore di fondo di sistema sanitario regionale che non ha funzionato. Noi - conclude il Consigliere -, quella impostazione la correggeremo: stiamo iniziando a farlo con il “governo” del sistema e proseguiremo con la sanità territoriale e la rete ospedaliera che saranno le naturali conseguenze della scelta di fondo che abbiamo compiuto. Ma, attenzione - ha aggiunto il presidente della commissione - sono due cose diverse che affronteremo correttamente in modo separato, per arrivare ad una buona riforma nell’interesse dei sardi”.

Elisabetta Caredda

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